Bisogna nascondere la luce agli uccelli notturni , perche li acceca e diviene per essi più oscura delle oscure tenebre......... l'uomo attaccato alle proprie idee e che teme di perderle , pauroso di nuove verità e non disposto a dubitare di tutto .. deve uscire subito da questo luogo ... lo capirebbe male e ne rimarrebbe turbato ..


giovedì 25 novembre 2010

Gli uomini pietrificati del principe di Sansevero


Spaventose , agghiaccianti figure si celano , come a spiarci , entro vetusti armadi , statue impressionanti , forse senza uguali , danno una nota sin istra all'ambiente che le ospita .
In certe notti frastuoni sferraglianti di antiche carrozze e luci abbbacinanti ravvivano i poveri ma monumentali vicoli circostanti , eppure a prima vista , niente appare più baroccamente gaio , luminoso , gioioso dell'interno della cappella di Sansevero. L’aura di mistero e di suggestione è pure alimentata dalla presenza, poco distante, di alcuni laboratori per la produzione di bare, in napoletano Tavuti, nel vicolo che i napoletani chiamano per questo da sempre vico dei Tavutari.
IL Principe RAIMONDO DI SANGRO di Sansevero, che qui abitò, e a cui dal 1976 la strada è intitolata  era un personaggio intelligente e versatile, inventò un nuovo tipo di archibugio ed un sistema che permetteva di sparare un colpo ogni quattro secondi; portò inoltre a termine uno studio accuratissimo sull’alfabeto ‘cromatico’ dei peruviani e si dedicò a ricerche ed esperimenti di chimica, idraulica e meccanica.

Con le sue invenzioni Raimondo di Sangro stupì tutti i suoi contemporanei: produsse reagenti che indurivano sostanze molli, mise a punto una carrozza marina, progettò una macchina tipografica per la stampa contemporanea di più colori e realizzò inoltre un tessuto impermeabile con cui fece confezionare una mantella, per se e per il Re Carlo di Borbone, con cui passeggiava sotto la pioggia tra lo stupore dei napoletani. Inoltre il principe studiò un nuovo modo per filare la seta ed alcuni sistemi per colorare il marmo bianco, dandogli un incredibile effetto e facendolo sembrare una pietra preziosa; studiò infine anche il processo inverso, riuscendo a decolorare i lapislazzuli. Inoltre, sul ponte che collegava il suo palazzo alla cappella, andato distrutto nel 1889, collocò un orologio animato, a forma di drago, che indicava ore, minuti, giorni della settimana, nomi dei mesi e fasi lunari.

Il Principe era ossessionato dall'immortalità e a tal proposito si dedicava a vari esperimenti e la cappella di Sansevero è una progressione verso il culmine del mistero  quando si giunge agli "orridi armadi"  questi vecchi e grigi mobili  si aprono e appaiono agli occhi due fra le più incredibili creature che esistano al mondo pietrificate nel loro eterno orrore : si tratta dui due corpi umani cui la  mostruosa abilità del principe ha tolto l'involucro esterno  metallizzando fin nell'ultimo capillare l'intero sistema circolatorio .Sono i corpi di due schiavi negri un uomo e una donna  , la schiava era incinta e il sangue entrando nella circolazione placentare ha disegnato in modo macabro e tenero al tempo stesso , la figura del feto
Questo processo di metallizzazione è di certo la più grande invenzione del principe-stregone  , non è noto di come sia stato effettuato si sa che è stata iniettata una quache sostanza nei corpi ,  anche se è pesante il sospetto che il procedimento sia stato effettuato quando i due  erano ancora in vita  , si pensa che iniettò una soluzione alchemica nei due corpi già cadaveri acquistati dal medico palermitano Giuseppe Salerno, suo 'complice'. I corpi sarebbero ricoperti da una cera (d'api?) colorata e montata su armature di ferro e spago. L'obiettivo doveva essere quello di conservare i corpi per l'eternità, mummificandoli, ma il sistema fallì e le carni si deteriorano e solo il sistema cardiocircolatorio rimase integro. Il principe mori nel 1771 portando con se il segreto per sempre.

Nessun commento:

Posta un commento