Bisogna nascondere la luce agli uccelli notturni , perche li acceca e diviene per essi più oscura delle oscure tenebre......... l'uomo attaccato alle proprie idee e che teme di perderle , pauroso di nuove verità e non disposto a dubitare di tutto .. deve uscire subito da questo luogo ... lo capirebbe male e ne rimarrebbe turbato ..


DOSSIER UFO E ALIENI PARTE 1 : GLI UFO NELLA STORIA

 PARTE 1 : GLI UFO NELLA STORIA::



sono decine di milioni le persone che hanno visto nel cielo degli oggetti non identificati , tantissime di queste persone hanno redatto relazioni scritte prodotto foto o filmati di quantoi osservato ,offetti a forma di disco , di sfera di sigaro o di triangolo sembrano solcare i cieli del pianeta terra , il più delle volte si è trattato di meteore , palloni sonda o veicoli militari , ma resta comunque una enormità di fenomeni inspiegabili......e non solo a partire dal XX secolo ma molto molto prima .....

PREISTORIA

Fra le prime presentazioni di oggetti cilindrici somiglianti ad astronavi abbiamo quelle della baia cinese di HUNAN , secondo alcune stime risalgono a 47000 anni fa al tempo dell'uomo di Neanderthal





UFO NELLA BIBBIA:

libro della Genesi :” Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla Terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vogliono. C’erano sulla Terra i giganti a quei tempi quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli. "

Il profeta Ezechiele era uno dei deportati nella conquista di Babilonia nel 606 a.C.
Il suo libro inizia dicendo che il trentesimo anno (della sua vita), il profeta era in Babilonia presso il fiume Chebar. "I cieli si aprirono", spiega il profeta, "e io ebbi delle visioni da Dio". Ezechiele vide dapprima la forma di quattro esseri viventi; erano di aspetto simile a quello di un uomo, ma ciascuno di essi aveva quattro facce: d'uomo, di leone, di bue, e d'aquila (verso 10).

Avevano delle mani come gli uomini, ma i piedi erano come quelli di vitelli (versi 7-8), e ciascuna creatura aveva quattro ali - due delle quali coprivano il corpo (verso 11), e due si estendevano in alto (versi 22-23). Il loro aspetto era come carboni ardenti e i loro movimenti apparivano come i lampi dei fulmini (versi 13-14).
Sotto queste quattro creature c'erano quattro ruote. Ogni ruota sembrava essere "in mezzo a un'altra ruota", e poteva muoversi in quattro direzioni senza voltarsi. Inoltre, i cerchi delle ruote erano pieni d'occhi tutt'intorno (versi 15-18). Sopra tutto questo c'era un trono sul quale era seduto uno che aveva sembianze d'uomo, che era circondato da uno splendore immenso e glorioso (versi 26-28). Vinto da quello spettacolo, Ezechiele cadde sulla sua faccia.

rapimento di Elia:

Mentre Elia ed Eliseo camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì sul turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: “Padre mio, padre mio, cocchio d’Israele e suo cocchiere. E non lo vide più.

L'Apocalisse di S. Giovanni narra di una furiosa battaglia nel cielo:

Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo.

il racconto di Giacobbe:

"Una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa".

Ed Isaia, parlando degli angeli, dice:

"Vengono da lontani paesi, dagli ultimi confini del mondo, a distruggere tutta la Terra".

 Distruzione  di Sodoma e Gomorra

La distruzione di Sodoma e Gomorra è uno dei tanti episodi della Bibbia che presenta un intervento di esseri non di questo pianeta e l'utilizzo di elementi tecnologici. L'interpretazione di tali eventi biblici alla luce di conoscenze moderne ed ufologiche è senza dubbio molto realistica.
Un giorno ad Abramo apparvero due o tre uomini non di questo mondo che dissero ad Abramo di voler verificare di persona se era il caso di distruggere Sodoma e Gomorra. Quegli uomini erano “angeli” fatti di carne ed ossa, che addirittura mangiano il cibo umano offerto loro da Abramo.
Abramo e la Bibbia stessa identificano “ Dio” o il “Signore” in quegli uomini non di questo mondo, cosa che è molto strana visto che Dio è uno e che non è fatto di carne ed ossa. Evidentemente si trattava di alieni al servizio di Dio che apparivano agli antichi Israeliti come “dei”, e quindi venivano chiamati “angeli” ma anche “ Dio” o il “Signore”. La stessa identica cosa avveniva presso tutte le altre antiche colture di tutto il mondo.
Quando gli uomini alieni andarono a Sodoma, incontrarono Lot che li riconobbe subito poiché essi dovevano avere una forma non propriamente umana. Lot invitò loro nella sua casa e quegli accettarono, ma dopo un po’ vennero degli abitanti di Sodoma, i quali volevano in consegna quegli esseri umanoidi. Lot si mise sulla porta di casa per cercare di non farli entrare, ma la folla si avventò contro di lui. Allora gli umanoidi tirarono dentro Lot e colpiscono con un raggio abbagliante gli assalitori.
Passato il pericolo, Lot fu avvisato dagli ospiti umanoidi che doveva scappare perché essi avrebbero distrutto la città con un arma nucleare. Gli alieni umanoidi raccomandarono a Lot di non guardare la luce sprigionata dall’esplosione nucleare e di rifugiarsi sulle montagne per non essere travolto dall’onda d’urto causata dall’esplosione.
Quando Lot fu abbastanza lontano, il “Signore” fece piovere dal cielo due missili nucleari che distrussero queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città, compresa la vegetazione del suolo. L’onda d’urto delle esplosioni nucleari spazzarono via i bacini salini della zona tanto violentemente che la moglie di Lot fu parzialmente ricoperta dal sale anche se si trovava lontano.

Quando Abramo andò a vedere dall’alto di una montagna cosa era successo nella valle, egli vide il fungo dell’esplosione nucleare che saliva dalla valle dove poco prima vi era stata l’esplosione.

Per via delle radiazioni e delle devastazioni subite, la valle prosperosa che prima era irrigata da ogni parte diventò inesorabilmente desertica.


ANTICO EGITTO:

In un papiro egizio del regno di Tutmosi III atato attorno al 1500 a.c. si legge :

Nell anno 22 nel terzo mese d'inverno .....gli scribi della casa della vita videro un cerchio di fuoco nel cielo ..non aveva testa il suo corpo era lungo una pertica e largo una pertica (circolare)  non aveva voce  .. dopo che furono passati giorni queste cose diventarono più che mai numerose brillavano più del sole  e si estendevano fino ai limiti dei quattro pilastri del cielo ... l'esercito del faraone stava a guardare con lui in mezzo improvvisamente i cerchi di fuoco salirono al cielo verso sud....

GLI UFO DI MONTUHOTEP IV
Il racconto di quello che successe allora è inciso ancora oggi sulle rocce dello Ouadi Hammamat, nella regione ad est di Coptos, in Egitto.

"Il carro magico di Hor, figlio di Paenshu, correva nel cielo sotto le nuvole e non perdeva tempo nel muoversi, durante la notte, verso il paese dei Nubiani.
S’impadronirono del re e lo portarono in Egitto; fu percosso con cinquanta colpi di bastone chiaramente al cospetto del faraone, quindi lo riportarono in Nubia in sei ore.
[...]. Il re (della Nubia) era molto preoccupato e fece condurre al suo cospetto (il mago) Hor, figlio della Nubiana, e gli disse: '...Per Amen, toro di Saba (Meroe), mio dio, se tu non saprai salvarmi dal carro magico del popolo egiziano, ti farò fare una brutta morte tra i tormenti!'"

Queste parole, scritte in ieratico, si trovano in un papiro custodito oggi al British Museum (D.C. IV) e indicato col nome di Setne II. Si tratta d’una copia, eseguita nel II secolo d. C., d’un papiro molto più antico, che risale all’epoca di Ramses II, in cui viene narrata una favola a carattere magico-fantascientifico (un genere molto gradito al pubblico egiziano d’allora) il cui scopo è celebrare la grandezza dell’Egitto; naturalmente l’immancabile vittoria finale di chi sta dalla sua parte è identificata, tout-court, con la vittoria delle forze del Bene.

in una  scena tratta dal  capitolo CX del Libro dei Morti, nella riproduzione del "Papiro di Torino", si possono osservare chiaramente in cielo tre corpi volanti di forma circolare. La descrizione della scena, che rappresenta una barca  con delle offerte, così conclude:” Io approdo al momento (...) sulla Terra, all'epoca stabilita, secondo tutti gli scritti della Terra, da quando la Terra è esistita e secondo quantoordinato da (...) venerabile.”

Ad Abidos vi fu una battaglia tra Dei (tra Horus e Seth), in cui essi attaccavano i nemici su dischi alati. Qui vi sono geroglifici che rappresentano chiaramente i mezzi usati nella battaglia: un elicottero, due aerei ed un carro armato, insieme a segni che significano spostarsi, muoversi nell’aria e volare. anni fa è stata data una spiegazione di questi geroglifici piuttosto fantasiosa si stratterebbe di una scritta sovrapposta ad un altra che poi sarebbe parzialmente caduta guarda caso a formare quegli strani disegni ....e che caso!!!!

GLI OANNES
Era comparso dal Mare Eritreo. Diceva di chiamarsi Oannes ed era un animale dotato di raziocinio; tutto il suo corpo era come quello di un pesce; aveva sotto la testa di pesce un’altra testa, e dei piedi umani, aggiunti alla coda di pesce. Anche la sua voce ed il linguaggio erano umani e articolati. E ancora oggi si venera la sua immagine.
Con queste parole lo storico babilonese Beroso descriveva, nel 275 a.C., una misteriosa creatura apparsa improvvisamente in Mesopotamia, uscita dalle acque per "istruire ed instradare" il barbaro genere umano.
"Questo essere - raccontava Beroso - non si nutriva mai ma parlava con l’uomo tutto il giorno; insegnava le lettere, le scienze, le arti. Aveva insegnato a costruire le case e a fondare i templi, a compilare le leggi, a distinguere i semi della terra e a raccogliere i frutti; aveva spiegato i principi della geometria e, in breve, aveva insegnato tutto quello che serviva a dare dei modi garbati e a rendere più umana la gente. I suoi insegnamenti erano così universali che, dopo allora, non fu aggiunto nulla per migliorarli. Quando tramontava il sole, l’essere si tuffava in mare ed attendeva tutta la notte nelle profondità marine, in quanto anfibio. Dopo di lui apparvero altri animali simili ad Oannes." Chi o cosa era veramente il misterioso essere descritto da Beroso più di duemila anni fa?
Una creatura fantastica e leggendaria cui attribuire l’improvvisa evoluzione della società umana, o, come affermano molti ufologi, un visitatore spaziale in missione sulla Terra?
Di quest’ultima idea è lo studioso tedesco Ulrich Dopatka, che non fatica a vedere nel "corpo di pesce" il ricordo deformato di una tuta spaziale anfibia. "Oannes - racconta Dopatka - è un nome che in siriano antico significa 'lo straniero'. Questo straniero comparve simultaneamente nel Golfo Persico e nel Mar Rosso".
L’Oannes babilonese fu solo il primo di dieci, comparsi nel Mare Eritreo, il tratto di mare comprendente il Golfo Persico, il Mar Rosso e l'Oceano Indiano. Berosso chiamava questi esseri "Annedotoi", "i ripugnanti", e l’orrore che questi esseri suscitavano nella gente del luogo è un indizio della veridicità di quanto è stato tramandato.
"La nostra reazione alla visita di un extraterrestre non sarebbe forse uguale? Gli Oannes - prosegue Dopatka - avevano ognuno un nome specifico, come Odakon, Euedokos, Eneugamoo, Eneuboulos e Anementos. Dal filologo egizio Elladio sappiamo che Oannes era 'sbarcato da un uovo luminoso precipitato in mare', molto simile ad un disco volante. Nella mitologia sumera egli era spesso identificato con il dio Eridu, il signore delle onde, e a lui era dedicata la stella Canopo, da cui si diceva provenisse." A conferma della realtà di questi eventi occorre sottolineare che il culto dell’uomo pesce dei sumeri era anticamente diffuso in tutto il Medioriente.
Oannes era venerato presso i filistei con il nome di Dagon, mentre i Dogon del Mali, nell’Africa Nera, lo chiamavano "il Nommo", il dio anfibio. Il ricordo delle sue imprese sopravvisse persino nella cultura monoteista ebraica al punto che, secondo il vangelo apocrifo "Atti di Pilato", quando Gesù entrò in Gerusalemme come inviato divino, il popolo lo acclamò come "Oannes che vieni dall’alto dei cieli" (frase secondo alcuni passata alla storia, per un errore di traduzione dall’ebraico, nella versione distorta "Osanna nell’alto del cieli"). Di quest’ultima interpretazione si dice convinto, oltre all’ignoto compilatore del vangelo sopra citato, anche lo studioso ebraico contemporaneo Hayym ben Yehoshua, secondo cui Gesù, il "pesce" secondo l’iconografia cristiana, e molti grandi mistici del passato sarebbero stati degli Oannes "avatar", cioè degli inviati divini mandati a salvare l’umanità.
Senza arrivare a questi estremi, è curioso notare come nei vangeli apocrifi, cioè in quei testi ebraici e mediorientali a sfondo biblico non riconosciuti dalla Chiesa, si accenni ripetutamente agli Oannes. Il primo a parlarne è il patriarca biblico Enoch, "rapito in cielo da un vento impetuoso e portato in una Grande Casa di cristallo, alla presenza dei Figli dei Santi", gli Osannes o Osannini.
Ecco come è descritto quello straordinario incontro antidiluviano, nella versione etiope del "Libro di Enoch" (II-I sec. a.C.): "I loro abiti erano bianchi e i loro volti trasparenti come cristallo - scrive Enoch - essi mi dissero che l’universo è abitato e ricco di pianeti, sorvegliati da angeli detti Veglianti o Vigilanti; e mi fecero vedere i Capitani e i Capi degli Ordini delle Stelle. Mi indicarono duecento angeli che hanno autorità sulle stelle e sui servizi del cielo; essi volano con le loro ali e vanno intorno ai pianeti."
Dai misteriosi "Figli dei Santi" Enoch apprende che lo spazio è controllato da due specie di angeli.
I primi sono creature tipicamente bibliche, esseri di luce superiori all’uomo per natura e per saggezza, in diretto contatto con l’Altissimo; sono chiamati Cherubini, Serafini e Osannini e sono soliti fornire messaggi rapendo in cielo le persone o, come precisa una versione slava del Libro, "penetrando in camera da letto". I secondi, detti Veglianti o Vigilanti, sono una razza decaduta che il "Libro di Enoch" definisce "un tempo santi, puri spiriti, viventi di vita eterna, contaminatisi con il sangue delle donne", padri di una stirpe di "giganti, esseri perversi chiamati spiriti maligni", sterminati dal diluvio.
Circa questi ultimi non si può fare a meno di notare come il loro nome, Veglianti o Vigilanti, risulti identico ai "Watchers", i rapitori Grigi che penetrano in camera da letto. Gli Osannes dimostrano di conoscere molti grandi segreti dell’universo, specie per quanto riguarda la cartografia stellare. "Mi mostrarono le stelle del cielo - scrive il patriarca - vidi come venivano pesate a seconda della loro luminosità, della loro lontananza nello spazio e del giorno della loro comparsa", quindi con i medesimi sistemi della moderna astronomia.
Della validità delle cognizioni astronomiche degli Oannes si sono detti convinti, nel libro "Vita intelligente nell’universo" (Feltrinelli, 1980) anche gli astronomi Josif Shklovsky e Carl Sagan (quest’ultimo è in seguito diventato uno scettico d’ufficio, per comodo). "Perché escludere la possibilità di un evangelismo extraterrestre? - scrivono di due - C’è un sigillo cilindrico sumero che mostra il nostro sole con attorno nove pianeti. Da dove avevano attinto quest’informazione i sumeri, se non dagli Oannes? Leggende di questo tipo meritano uno studio critico molto approfondito e la possibilità di un contatto diretto con una civiltà extraterrestre deve essere tenuta presente come una fra le molte interpretazioni alternative."
Conoscenze altrettanto straordinarie fanno parte del patrimonio religioso dei Dogon, una tribù del Mali negli anni Trenta ferma all’età della pietra.
Avvicinati dall’etnologo francese Marcel Griaule più di sessant’anni fa, i Dogon, una volta superata la diffidenza, svelarono di custodire profondi segreti scientifici, rivelati nella notte dei tempi da otto "Nommo" scesi sulla Terra.
Secondo quanto rivelato a Griaule dallo stregone Ogotemmeli, i Nommo erano delle creature acquatiche mandate sul nostro pianeta dal dio Amma per istruire gli uomini. Sbarcati da una strana macchina fragorosa, gli dei avevano detto di provenire da "Potolo, una stella fatta della materia più pesante dell’universo".
Durante il loro viaggio i Nommo avevano incrociato un pianeta con molti anelli (Saturno), uno con molte lune (Giove) ed uno, satellite della Terra, morto e disseccato. Dai Nommo i primitivissimi Dogon impararono a costruire dei santuari cosmici orientati verso Venere e ad intrecciare canestri che, una volta srotolati, risultano essere delle mappe stellari della Via Lattea.
Marcel Griaule apprese che i Dogon conoscevano la rotazione della stella Sirio, da cui provenivano i Nommo, e della sua compagna "Sirio B".
Quest’ultimo dato ha stupito molto i ricercatori, quanto negli anni Trenta i moderni telescopi non avevano ancora scoperto la "compagna invisibile" di Sirio, una nana bianca pesantissima ("fatta della materia più pesante dell’universo"), invisibile ad occhio nudo.
Un’informazione, quest’ultima, che una cultura ferma all’età della pietra non poteva assolutamente conoscere.
A meno di averlo saputo dagli dei.

IL MONDO ROMANO

Prodigiorum Liber  di  Julius Obsequens 

Autore latino  Vissuto nel IV secolo D.c nel suo libro dei prodigi descrive molti fenomeni curiosi..
216 a c delle cose dimili a navi sono state viste nel cielo sopra l'italia ...ad Arpi (FG) è stato visto uno scudo rotondo nel cielo.
99 a.c a tarquinia cadde in vari luoghi una cosa simile ad una torcia accesa .. verso il tramonto un oggetto rotondo come un globo o come uno scudo ferico o circolare si fece strada nel cielo da ovest a est
90 a.c. a spoleto un globo di fuoco color oro cadde sulla terra con un movimento a spirale , quindi parve aumentare di grandezza , si alzò e salì in cielo dove oscurò il disco del sole con il suo splendore .

Senofonte (430-355 a.C.) nell’Anabasi fa una classifica degli oggetti volanti avvistati in base alla loro forma; li descrive nelle forme a conchiglia, piatti, a campana, triangolari.

Alessandro Magno (356-323 a.C.) e il suo esercito paragonarono a grandi scudi di argento scintillante quella che potrebbe essere stata un incursione di UFO del 329 a.C., che sorprese l’esercito greco mentre attraversava il fiume Jaxartes, in India.

Cicerone (106- 43 a.C.) nel suo "De Divinatione ", parla di strani fenomeni celesti e in particolare di quando “...il sole splendette nella notte, con grandi rumori nel cielo e il cielo sembrava esplodere e stupefacenti sfere vi apparvero...” .


Tito Livio (59 a.C. – 17 d.C.), nella sua "Storia di Roma",  narra di oggetti a forma di scudi circolari che volano nel cielo e sono avvistati sopra molte città dell'Impero; aggiunge anche che il secondo re di Roma, Numa Pompilio, era stato testimone personale della caduta dal cielo di uno di questi "scudi volanti" e che lo avrebbe annoverato tra gli oggetti di culto delle pratiche religiose che stava promovendo.

Nel suo trattato di scienze naturali, Seneca (50 a.C. – 40 d.C.) racconta di inspiegabili "travi luminose" che comparivano all'improvviso nei cieli delle città antiche, spesso rimanevano immobili per giorni, per poi sparire all'improvviso, così come erano arrivate.


Plinio il Vecchio (23 – 79 d.C.) nelle "Historiae Naturales", descrive come “clipei ardentes” (scudi infuocati) certe strane apparizioni celesti.

E la cronaca di identici avvistamenti si trova anche nelle opere di Plutarco (45 – 125 d.C.), Eschilo (525 a. C. – 456 a.C.) e Valerio Massimo (I sec. d. C.).

E cosa si cela dietro la presunta visione dell’imperatore Costantino (le croci in cielo) che, di fatto, cambiò i connotati della storia?  

Giulio Ossequente, vero e proprio precursore dei "cronisti dell'insolito" dei tempi moderni, vissuto nel IV sec. d.C, che raccolse nel "De Prodigiis" tutti gli avvenimenti insoliti, i “ prodigi “, i fatti incredibili e straordinari che a memoria d'uomo si conoscevano in quel tempo, narra di avvistamenti, effettuati sia di giorno che di notte, riguardanti "scudi di fuoco", "torce", "più soli", più lune", "ruote luminose" "navi e armate celesti", "voci e suoni misteriosi", ecc., apparsi su Roma e su altri luoghi.  E una delle illustrazioni del "De Prodigiis"  rappresenta due Soli che sarebbero apparsi su Alba nel 204 a. C.

IL MEDIO EVO

ai tempi di Carlo Magno, vengono descritti eventi dove risulta che navi spaziali presero a bordo alcuni abitanti della Terra per mostrare loro i sistemi di vita del popolo celeste.

Nel 776 fu avvistato un oggetto volante durante l’assedio del Castello di Sigiburg, in Francia. I Sassoni circondarono e assediarono i francesi. Essi stavano combattendo quando improvvisamente un gruppo di dischi (scudi fiammeggianti) volando apparvero sopra il tetto della chiesa. Ai Sassoni ciò apparve, come se i francesi fossero protetti da questi oggetti, e quindi fuggirono ritirandosi. Ci sono due illustrazioni dell’accaduto su su un manoscritto del XII° secolo” Annales Laurissenses” ( libri di eventi storici e religiosi). Gli oggetti raffigurati in cielo sono vere e proprie astronavi con tanto di oblò sui lati.
Nel 793 in Northumbria apparvero bagliori eccezionali e dragoni rossi che volavano nell’aria.
Nel 796 in Inghilterra apparvero piccoli globi volteggianti intorno al sole.
Nell’ottavo secolo d.C. nella storia dei Longobardi si legge che apparve una colonna molto luminosa in posizione verticale rispetto alla Terra, che discendendo bruciò molte cose e poi risalì di nuovo in cielo dove cambiò posizione.
Nell’839 dagli annali di Giuda risulta che per alcune notti delle città furono sorvolate da degli oggetti infuocati a forma di stella.
Nel 842 vi fu l’avvistamento di un UFO sopra la città francese di Angers. Vi è anche un’illustrazione dell’epoca che tetimonia l’avvistamento.
Nel 900 sul Giappone vi fu un avvistamento di una “ruota di fuoco” . C’è anche un’illustrazione dell’epoca di quest’evento.
Nel IX secolo l’arcivescovo Agobardo di Lione ricevette numerose lamentele dai suoi fedeli sul del fatto che la regione era infestata da marinai celesti che sbarcavano dalle nubi e saccheggiavano frutteti e campi di frumento.
Nel 1147 da Nizza fu osservata una croce sul disco lunare.
Nel XIII secolo un veicolo aereo rimase incastrato con una sua appendice in un tumulo di una città inglese. L’astronauta alieno che era intento a liberare l’astronave fu raggiunto da una folla di persone del luogo e fu ucciso.
Nel 1217 tre croci volanti fluttuarono nel cielo di Nizza.
L’1/1/1254 su St. Albans (Inghilterra) compare nel cielo una grande nave elegante, ben equipaggiata e di colore meraviglioso (oltre a vari fenomeni inspiegabili). Lo stesso veicolo va visto mesi dopo anche a Parigi.
Nel 1290, un enorme oggetto circolare di colore argenteo sorvolò lentamente l'Abbazia benedettina di Amplefort, in Inghilterra, sotto gli occhi terrorizzati dei monaci che interruppero le loro preghiere, già iniziate nella cappella, per accorrere a vedere il prodigio.
Dal 1300 incominciano ad essere riportati nei dipinti alcuni avvistamenti UFO. Ciò infatti si riscontra in dipinti di vari artisti dell’epoca che raffigurano UFO di vario tipo nei cieli dei loro dipinti. I quadri dell’epoca in cui ci sono UFO riconoscibilissimi sono molti e di vari artisti, come Filippo Lippi, Masolino da Panicale, Paolo Uccello, ecc.
Nel 1301 su Firenze apparvero delle croci luminose volanti
Nel 1338 in Francia fu l’avvistamento di un enorme UFO sferico. Un’immagine dell’evento è presente nel libro francese “Le Livre Des Bonnes Moeurs” di Jacques Legrand.
Nel 1350 fu dipinta una scena della crocifissione sopra l’altare nel Visoki Decani Monestary in Kosovo. A destra ed a sinistra della croce si vedono nel cielo degli UFO con al loro interno delle persone che li pilotano.
Nel febbraio 1465, durante il regno di Enrico IV, una trave di fuoco scintillante apparve nei cieli. Esiste anche un’illustrazione dell’evento.


Corrado Lychostene, nel suo libro “Prodigiorum ac Ostentorum Chronicon”, stampato a Basilea nell’anno 1557, ci descrive gli avvistamenti di oggetti strani che volavano nei cieli nel Medio Evo e nel Rinascimento.Oltre a croci greche e cristiane, nel libro si descrive il passaggio nel cielo d’Arabia, nell’anno 1479, di un oggetto definito “trave”. Accanto alla notizia è stampato anche il disegno di tale “trave”, che è identica ad un moderno missile.
Nel 1487 apparvero a Forlì tre lance volanti.
l 14/8/1491 alle ore 20:00, Gerolamo Cardano incontra sette uomini vestiti simili a quelli dell’antica Grecia, con calzari splendenti e con le vesti scarlatte sotto il pettorale: essi dissero di essere uomini provenienti dallo spazio che potevano vivere trecento anni.
Il 15/9/1492 Cristoforo Colombo vide scendere dal cielo un “ramo” infuocato.
Cristoforo Colombo nei suoi diari menzionava insoliti fenomeni astronomici ed il passaggio di scie di fuoco nel cielo.
Ci sono due UFO a forma di cappello di prete rappresentati nei cieli di due arazzi che furono fatti nel XV° secolo e che sono conservati nella basilica francese di Notre-Dame in Beaune, Burgandy.
Benvenuto Cellini parla di una trave di fuoco che splende su Firenze.

RINASCIMENTO

Nel 1500 Giordano Bruno fu bruciato sul rogo dall’inquisizione perché osò credere che esistevano altri mondi abitati a seguito di avvistamenti di veicoli volanti guidati evidentemente da esseri non di questo mondo.
Anche nei quadri del rinascimento sono indicati diversi tipi di UFO, prevalentemente inseriti in quadri riferiti a soggetti religiosi perché si credeva che gli UFO erano manifestazioni divine. Da notare che gli UFO rappresentati sono per lo più di forma discoidale.
Nel 1520 dalla Cronaca dei Fatti Prodigiosi di Corrado Licostene :” Una trave ardente di orrenda grandezza fu vista in cielo, e la volta che si fu avvicinata alla terra, discendendo, bruciò molte cose! Quindi tornata in alto assunse forma circolare”.
Nel  1561 dal foglio volante di Norimberga :” Furono visti piccoli e grandi cilindri volanti stazionare immobili nello spazio e dai quali fuoriuscivano delle sfere che si mostravano a velocità fantastiche”.
Nel 1566 dal foglio volante di Basilea :” Il 7 agosto verso l’alba si videro in aria molte grosse sfere nere le quali viaggiavano a grande velocità davanti al Sole e si dirigevano le una contro le altre come se si stessero combattendo”.
Nel 1589, tra il 12 ed il 13 gennaio, si legge su una cronaca dell'epoca di incredibili apparizioni ufologiche: “Altri segni spaventevoli apparsi in cielo tra Parigi e Saint Denis. In Francia, il dodici e il tredici di gennaio 1589. Giovedì sono state viste di notte due grosse nubi tra Parigi e Saint Denis, che emanavano grande luminosità, e venendo l’una contro l’altra si sono unite e poi hanno indietreggiato; ne sono sortite in gran numero saette e lance di fuoco e la battaglia durò a lungo; poi, dopo aver ben combattuto, si ritirarono allineandosi di testa e poi ricominciarono a muoversi e passarono sopra la città di Parigi e andarono in linea retta verso il Mezzogiorno. Poi, il venerdì tredici del detto mese di gennaio, si è visto anche, in cielo, un corpo a forma di falce lunare con sopra una stella, come una cometa che brillò per tutto il giorno, e di cui il popolo fu molto impressionato. Popolo Cristiano, preghiamo Dio che ci preservi da quello che gli astri ci minacciano. Così sia"
Nel 1660 vi fu l'avvistamento fatto da due navi francesi nel Mare del Nord di un oggetto che si muoveva lentamente nel cielo. Essa sembra essere fatto da due dischi di differente grandezza. Il resoconto di questo evento è fatto in un libro intitolato "Theatrum Orbis Terrarum" di Admiral Blaeu.
Il 15/8/1663 a Roboziero (Russia), una palla solida infuocata di 45 metri e con due antenne, volteggiò nell’aria, si inabissò nel lago e poi ne uscì effettuando manovre sul lago.
L'8/4/1665 sei pescatori a Stralsund sul Baltico furono testimoni di una “battaglia tra le nuvole”. Sono le due del pomeriggio, quando i sei pescatori vedono giungere in pieno giorno prima da nord e poi da sud “un mucchio di vele gonfie di vento”. Giunte più vicino si rendono conto che sono delle grandi navi da guerra che iniziano a darsi battaglia nei cieli. Verso sera la due flotte si ritirano. Uno dei sei pescatori si sente male mentre altri due vengono convocati in via ufficiale da due addetti militari, il colonnello von der Wegk che li interroga, e il dott. Gessman che li sottopone a visita medica. Altra fonte di questo incredibile avvistamento è Erasmus Francisci, pseudonimo di Erasmus von Finx, un nobile molto istruito, che scrive: "Come tutto fu passato e una flotta si diresse a sud e l’altra a nord apparve da ovest un’altra grande nave che espulse otto lunghe travi da ogni fiancata dalle quali continuarono a uscire oltre che fumo e fiamme innumerevoli piccoli veicoli veleggianti da una flotta all’altra come se dessero la caccia a qualcosa. Verso le 6 circa la flotta diretta a nord sparì definitivamente mentre quella a sud rimase ferma, come in attesa. Dopo un po’ apparve in mezzo al cielo una cosa rotonda a forma di piatto simile ad un enorme cappello da uomo circondata tutt’intorno di luci colorate così forti da oscurare quella della luna e, come una cinta o una corona rimase sospesa per tutta la sera sulla chiesa di S. Nicolai. Quando pieni di paura e di spavento non ce la fecero più a guardare lo strano spettacolo che sembrava non voler aver mai fine e si ritirarono nelle loro misere capanne di pescatori il giorno dopo accusarono disturbi alle mani e ai piedi, alla testa e in altre parti del corpo come tremori e dolori. Stranezze che hanno fortemente preoccupato le persone istruite, che si son fatte ogni sorta di pensieri”.
il 4 Novembre 1697 vi furono l’avvistamento di due UFO su Amburgo, Germania  Gli oggetti erano descritti come “Ruote Incandescenti” e vi è anche un'illustrazione dell'epoca che li raffigura.

 ERA MODERNA

Nel marzo del 1716 il grande astronomo Edmund Halley avvistò una serie di enigmatici veicoli volanti, uno dei quali illuminò il cielo a giorno per oltre due ore con un’intensità tale che Halley poté leggere tranquillamente un libro. Alla fine la luce si affievolì per poi avvampare improvvisamente di nuovo.
Nel 1752 ad Aufermannland, sfere di fuoco uscivano da un oggetto più grande di forma tubolare lunga e di aspetto lucente.
Il 9/08/1762 a Basilea, Svizzera, un oggetto fusiforme, scuro, enorme, circondato da un cerchio splendente, venne visto attraversare lentamente il disco solare, da due astronomi: de Rostan a Basilea, e Croste a Soletta.
Nel 1783 quattro testimoni sul terrazzo del Windsor Castle, osservarono un oggetto luminoso muoversi nei cieli dell’ Home Counties of England. I testimoni osservarono una nuvola oblunga che si muoveva più o meno parallela all’orizzonte. Sotto questa nuvola si poteva osservare un oggetto luminoso, pressappoco sferico, brillante, che si fermò; questa strana sfera sembrava essere all’inizio di un colore blu pallido, ma poi la sua luminosità si incrementò e si diresse verso est. Poi l’oggetto cambiò direzione e si mosse parallelo all’orizzonte prima di scomparire a sud-est; la luce che emanava era prodigiosa; illuminava ogni cosa sul terreno. Esiste anche un'illustrazione fatta dai testimoni.
7/09/1820, Embrun, Sud Est della Francia, formazione meravigliosamente regolare di oggetti volanti attraversa la città in linea retta, devia di novanta gradi e poi si allontana, sempre mantenendosi in perfetto allineamento.
12/01/1836, Cherbourg, Francia. Una grande nave luminosa resta librata sulla città. Ruota sul proprio asse e sembra avere un buco al centro, come una ciambella.
04/10/1844: L'astronomo Glaisher riferisce di avere osservato un disco luminoso “che emetteva ondate di luce rapidissime e lampeggianti”.
18/06/1845: tre dischi luminosi si innalzano dal mare e rimangono visibili per dieci minuti, a ottocento metri dalla nave Victoria (36° 40’ Latitudine Nord, 13° 44’ Longitudine Est). Sono descritti cinque volte più grandi della Luna, e sembrano collegati a fasci luminosi. Sono scorti contemporaneamente da molti osservatori,separati anche da millequattrocento chilometri di distanza.
Giugno 1846, il militare franco-brasiliano Joao Manuel Augusto Leverger, meglio conosciuto come il Barone di Melgaço, mentre era al comando della Fregata "18 Luglio",  attorno alle 05.57 del mattino osservò uno strano UFO luminoso mentre era presso il Rio Paraguay: "ho osservato questa sera uno strano fenomeno che produce uno strano ronzio. Sono le ore 05.57 e il cielo è perfettamente limpido e tranquillo,un globo luminoso è apparso ed ha descritto una curva di 30 gradi in direzione Nord-Nord Ovest. La luce che emanava era più forte di una lanterna, la luna era piena. Dell'oggetto si potevano notare tre parti, il centro pareva spostarsi in cerchio, il lato superiore pareva essere un quadrilatero irregolare e la parte sotto da dove pareva provenire il ronzio, era a forma di cerchi con dei raggi. Mano a mano che si spostava a zig zag pareva prendere una forma ellittica più schiacciata, era ben distinto dalle stelle. Dopo circa 25 minuti il fenomeno è sparito e non vi è stato alcun fenomeno atmosferico o perturbazione nel cielo."
1849, Gais, Svizzera. Migliaia e migliaia di oggetti luminosi visti dall'astronomo Inglis mentre attraversano il cielo limpido. Alcuni appaiono muniti di ali, o di un alone luminoso.
 04/09/1851: Come se fosse attirato dalla Grande Esposizione di Hyde Park, a Londra, un grande sciame di dischi luminosi arriva dall'est e dal nord. La processione dura dalle 9 e 30 del mattino alle 3 e 30 di pomeriggio e viene osservata al telescopio dal reverendo w. Read.
11/08/1855, Petworth, Sussex. Un disco rosso luminoso « come una luna rossa » sorge lentamente, attraversa il cielo, e scompare in lontananza .Ha i mozzi come una ruota; ne spuntano « raggi stazionari ». Visibile per novanta minuti.
6 aprile 1856, Colmar, Francia. Il dottor Dussort scorge una « torpedine » (torpedine s. f. Pesce marino cartilagineo con corpo discoidale nudo, bocca e fessure branchiali ventrali e, sul dorso, organi elettrici mediante i quali emette potenti scariche.) volante nera. Arrotondata ad una estremità e appuntita all'altra. Mentre passa, emette un suono simile ad un fischio, sommesso e melodioso.
 8/06/1868, osservatorio di Wadclifie, Oxford. Diversi osservatori scorgono un oggetto luminoso che si muove nel cielo, si ferma, cambia rotta dirigendosi verso ovest, poi verso sud e finalmente sfreccia verso il nord, dopo quattro minuti di osservazione.
22/03/1870: il comandante Banner e l’equipaggio della Lady of the Lake, a 50° 47’ di longitudine Nord e 27° 52' di longitudine Ovest, vedono un oggetto sorprendente che vola al di sotto delle nuvole. L'emisfero posteriore e circondato da una fascia luminosa, divisa in quattro settori eguali. Dal centro parte una lunga coda incurvata. L’oggetto sembra volare contro-vento, e rimane visibile fino a quando viene oscurato dal crepuscolo o dalle nuvole. Il capitano Banner ne fa un disegno.
1/08/1871: un enorme disco rosso si libra su Marsiglia, Francia alle 10,43 e rimane stazionario fino alle 10,52. Poi si muove verso nord sette minuti, torna a fermarsi, poi si muove muove verso est, scompare alle 11,03.
29/08/1871, Francia. L’ astronomo Trouvelet riferisce di aver avvistato formazioni di oggetti molta complessi: alcuni triangolari, alcuni rotondi, altri poliedrici (Figura solida limitata da poligoni piani). Alcuni di essi rimangono librati immobili poi si allontanano. Uno sembra accusare un guasto, cade e precipita. Mentre cade oscilla da una parte e dall'altra, come un disco che cade attraverso l'acqua, o come un disco volante che abbia perduto all'improvviso la sua forza motrice.
17/06/1873: un fantastico proiettile luminoso si stacca dal pianeta Marte ed esplode avvicinandosi alla Terra. È avvistato contemporaneamente in Austria, in Ungheria e in Slesia. L’ astronomo Galle, che l' osserva attraverso il telescopio, afferma di averlo visto « emergere e separarsi dal disco del pianeta Marte ». Il dottor Sage a Rybnik, in Polonia, conferma che un oggetto si è staccato da Marte ed è esploso negli strati superiori della nostra atmosfera: Sage stava osservando « attentamente il pianeta in quel periodo ».
23/03/1877, Vence, Francia. Sfere fiammeggianti, di luminosità abbagliante, escono da una strana nuvola e si muovono lentamente per un'ora. Gli abitanti del luogo ricordano un avvenimento analogo di dieci anni prima.
5/10/1877, Towyn, Galles. Otto strani corpi luminosi volano attorno al Galles in formazione perfetta, per parecchie notti successive. Sembrano ispezionare la costa come se facessero rilevamenti topografici. Concludono inevitabilmente la loro attività dirigendosi velocemente verso il largo.
 Il 15/5/1879, Golfo Persico. L'Ammiragliato riceve rapporto dalla HMS Vulture: due ruote colossali, luminose, affondano lentamente, girando su se stesse, un livello di poco superiore alla superficie del mare e poi scompaiono a grande profondità.
20/08/1880 20: un sigaro brillantissimo bianco-oro con le estremità appuntite, viene osservato dal signor Trecul dell'Accademia di Francia. In seguito un oggetto piccolo viene visto lasciare la nave madre, creando dietro di sé una scia di scintille.
 30/07/1880, San Pietroburgo, Russia. Una grande nave circolare, luminosa, seguita da altre due più piccole si muove agilmente lungo un burrone. Rimane visibile per tre minuti e poi scompare silenziosamente.
17 novembre 1882, Osservatorio di Greenwich Inghilterra. «Un enorme disco verde, ad una altezza da sessanta a trecento chilometri con stranissimi segni neri al centro ». « Sembrava crivellato », « aveva una forma netta, come una torpedine », « una magnifica massa luminosa a forma di torpedine », « nucleo scuro », «struttura ben definita », «appariva come un corpo ben definito », « troppo veloce per essere una nuvola, ma ben diverso da una meteora », dicono vari osservatori. Viene scorto anche in Olanda e in Belgio.
29 agosto 1883: alle ore 10,35 pomeridiane il capitano Noble scorge un oggetto sfolgorante “come una nuova, splendida cometa”, con un raggio simile a quello di un riflettore che esce dal nucleo.
3 luglio 1884: un globo luminoso, grande come la Luna, con caratteristiche strutturali, si sposta lentamente sopra Norwood, N.Y., Stati Uniti. È circondato da una corona luminosa e ha due linee scure che attraversano il nucleo. Il 26 luglio 1884  lo stesso oggetto, o uno assai simile, rimane stazionario sopra Colonia, Germania; poi si solleva verticalmente e scompare.
24 febbraio1885: 37° Latitudine Nord, 170° Longitudine Est. Il capitano della nave Innerwich scorge una immensa massa fiammeggiante che appare sopra il vascello « abbagliando completamente gli spettatori ». Cade in mare accanto alla nave con un « rumore assordante », sollevando enormi spruzzi d'acqua e capovolgendo praticamente l' Innerwich.
30 settembre 1886, Yloilo. Un enorme disco luminoso grande come una Luna piena si dirige tranquillamente verso il nord, seguito da vicino da una formazione di altri dischi più piccoli.
19 agosto 1887, Marsiglia, Francia. Un vascello rotondo, grande un decimo del diametro solare, osservato presso il Sole dagli astronomi Codde e Payan, indipendentemente l'uno dall'altro, durante un'eclisse solare. Osservatori in altri luoghi non lo vedono, e questo indica che l'oggetto si trova più vicino alla Terra del Sole.
12 novembre 1887: un enorme disco sferico fiammeggiante si leva dal mare, presso Capo Race, procede contro-vento, nei pressi della nave britannica Siberian, poi si allontana nuovamente. Rimane visibile per cinque minuti. Il comandante afferma di avere assistito ad un evento simile, nello stesso luogo, qualche tempo prima.
 il 28 settembre 1890 vi fu un avvistamento di  rosse “palle di fuoco” vicino a Nankin in China. C'è anche un illustrazione disegnata da Wu You-run, un pittore e lui stesso testimone di questo avvistamento. C’erano più di cento testimoni. Era descritto come somigliante ad un uovo ma non brillante. Si muoveva lentamente da est.
25 maggio 1893, la nave britannica Caroline, tra Shangai e il Giappone, avvista una formazione di dischi volanti che si dirigono lentamente verso nord. Passano tra la nave ed una montagna alta duemila metri. L'osservazione attraverso cannocchiale mostra che hanno un colore rossiccio ed emettono scie di fumo marrone. vengono visti per due ore.
26 maggio 1893, gli stessi oggetti vengono avvistati nuovamente dalla stessa nave. Una volta, i dischi passano bassi, dietro ad una piccola isola. Li avvista anche nave britannica Leander, e cambia rotta per indagare. Vengono visti per sette ore.
26 agosto 1894, Galles del Nord. L'ammiraglio Ommanney riferisce di avere scorto un grande disco volante luminoso dal quale si proiettava una fiamma arancione, aveva la forma di « una sogliola allungata ».
31 agosto 1895, il dottor Murray scrive da Oxford, parlando di un disco fulgido, più luminoso e considerevolmente più grande di Venere, che sorvola alcuni alberi e verso est. Il 3 settembre 1895, lo stesso oggetto viene visto a Scarborougl, Yorkshire. Si muove lentamente, a velocità costante.
17 dicembre 1896, un disco luminoso sorvola Worcester, illuminando la zona tanto che sarebbe stato possibile “raccogliere uno spillo” racconta il dottor Charles Davidson.
10 febbraio 1897, qualcosa esplode nell'aria nei pressi di Madrid, Spagna. Cadono frammenti, molte finestre vanno in frantumi, molti vetri si spaccano. Per cinque ore, una nuvola luminosa di detriti rimane librata sopra la città, dove è esploso l'oggetto. Panico per le strade.
Aprile 1897, « Aeronave» sopra Kansas City. Un immenso fascio luminoso che fruga verso il basso. Viene avvistata sopra Chicago il giorno 11. Il 16 viene vista a Benton, Texas: ha fanali di coda verdi e rossi. Da un'altra città del Texas viene segnalata a forma di sigaro, con enormi proiezioni, illuminata vivamente dai raggi di due potenti riflettori.
20 aprile 1897, « Aeronave» sopra Sistersville, Virginia: emette lampi di luce vivissima, rossa, verde e bianca. Descritta come « una immensa nave conica, lunga una sessantina di metri, con pinne ai lati ». Non risulta che in quei giorni, in quella zona, fossero in volo palloni.
 3 giugno 1898, Inghilterra. Due dischi luminosi, uniti o molto vicini, avvistati in volo. Visibili per sei minuti.
15 novembre 1899. Una stella enorme, o un disco, sopra la Dordogna, Francia: cambia colore, rosso, bianco, rosso, poi azzurro: si muove maestosamente e si allontana.

XX SECOLO
Gli avvistamente da questa data in poi complice l'enorme sviluppo e diffusione di mezzi di comunicazione si moltipicano per 10000 sono talmente tanti che è assolutamente impossibile trattarli tutti riporteremo solo alcuni significatvi.