Bisogna nascondere la luce agli uccelli notturni , perche li acceca e diviene per essi più oscura delle oscure tenebre......... l'uomo attaccato alle proprie idee e che teme di perderle , pauroso di nuove verità e non disposto a dubitare di tutto .. deve uscire subito da questo luogo ... lo capirebbe male e ne rimarrebbe turbato ..


LA MAGIA ROSSA O MAGIA SESUALE E IL TANTRA

Teoria e Cenni Storici

La Forza sacra dell'impulso erotico è riconosciuta da tutte le Tradizioni, ed il concetto dell'Eros inteso come forza trascendente (non solo in senso mitico ma anche operativo) è anche questo rintracciabile in tutte le Tradizioni Primarie.
La cultura occulta occidentale ha filtrato questi concetti attraverso molte vie, dall'Ermetismo Alchemico al Neoplatonismo, fino ad arrivare all'Occultismo ottocentesco di Eliphas Levi ed alle scuole che si riferiscono agli insegnamenti di Aleister Crowley


Si usa spesso dare alla magia un colore e in base al colore un significato. Abbiamo così la Magia Bianca che si occupa della sfera positiva e benefica; la Magia Nera che predilige le pratiche malefiche, la Magia Verde che concerne il mondo della natura e per finire la Magia Rossa che serve per incrementare le potenzialità amorose, sessuali e affettive degli individui. Noi possiamo infatti dividere l'umanità in quattro categorie di individui di entrambi i sessi: gli istintivi, dominati dai sensi; gli emotivi, spinti senza posa dal sentimento; i cerebrali, dominati dal pensiero razionale e gli spirituali, ispirati da un ideale di altruismo. Per gli istintivi l'amore e' sesso; per gli emotivi l'amore ha sede nel corpo astrale, centro del sentimento e le sue manifestazioni fisiche ne sono soltanto il riflesso. Nei cerebrali l'amore e' affinità profonda e vibra nella mente; per gli spirituali l'amore diviene universale e prende la forma di benevolenza attiva impersonale. La magia non è comunque in grado di provocare in un individuo vibrazioni incompatibili con il suo essere. Tutti gli insuccessi amorosi provengono da errori di giudizio che consistono nel volere da un essere quello che non è in grado di dare, ed è per questo che l'aiuto di un esperto professionista del settore risulta talvolta fondamentale.
Esistono vari sortilegi e rituali per ottenere ciò che si desidera, dai filtri d'amore e dagli amuleti e talismani, ai procedimenti psichici e magnetici. Fondamentalmente le pratiche della magia rossa vengono applicate per i seguenti casi:
Per avere più successo nel campo amoroso
1. Per ottenere la fedeltà assoluta del proprio partner
2. Per trovare la vera anima gemella
3. Per respingere la negatività delle persone invidiose
4. Per un potenziamento dell'attività sessuale
5. Per migliorare l'intesa amorosa col proprio partner
6. Per attirare a livello magnetico la simpatia e l'affetto altrui.
7. Per trionfare su un rivale

Chiaramente per ogni rituale positivo esiste anche il suo opposto, ma in ogni caso la riuscita dei sortilegi d'amore è proporzionale alla ricettività di ciascuno e all'intensità delle vibrazioni emesse da chi opera il sortilegio stesso. Ecco perché l'operatore deve essere esperto e soprattutto deve individuare qual è la pratica che più si addice all'individuo per ottenere così un successo totale della pratica magica, e quindi il soddisfacimento dei nostri desideri !Ma di certo sono una magia d' amore anche le parole dei poeti, e talvolta se ci soffermassimo un po' di più a leggerle e a interpretarle, correremmo di certo meno rischi a muoverci in questo pericoloso ed eccitante campo minato, che è ovviamente alla base delle nostre gioie e dei nostri dolori!


Cosa pensano i grandi di tutti tempi dell’Amore, delle sofferenze legate ai Suoi capricci e degli Arcani Rimedi degli Antichi?
Lasciate che siano loro a dirvelo:
La Dolce e sublime essenza che tutti cercano, ma che non tutti trovano. La quale tuttavia muove il mondo, anche se non sempre nel verso giusto. E che in ogni caso genera se non vite umane perlomeno opere d'arte. William  DaimonVienimi sopra il cuore, anima sorda e crudele, Tigre adorata, mostro dalle arie indolenti; Le mie dita che tremano io voglio lungamente Affondare nel gorgo dei tuoi folti capelli;  Voglio nella tua gonna, intrisa del tuo odore, Seppellire la testa che mi duole E respirare come un fiore fradicio Del mio amore defunto il dolce afrore. Voglio dormire! Meglio che vivere è dormire! In un sonno che è dolce come è dolce la morte, Senza rimorso spargerò i miei baci Sul tuo corpo lucente come il rame. Charles Baudelaire
Nel lago dei tuoi occhi assai profondo il mio cuore si annega e si discioglie E là dentro lo disfano nell'acqua di amore e di follia un po' di Ricordo, un po' Malinconia. Guillaume Apollinaire

Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi i giorni felici del nostro amore Com'era più bella la vita E com'era più bella la vita E com'era più bruciante il sole Le foglie more cadono a mucchi...Vedi: non ho dimenticato Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi, e i rimpianti e il vento del nord porta via tutto nella più fredda notte che dimentica Vedi: non ho dimenticato la canzone che mi cantavi. Jacque Prevert
Non asciugatevi, non asciugatevi Lacrime d'un amore che non muore! A quegli occhi che più non sanno piangere Il mondo appare vuoto ed incolore. Non asciugatevi, non asciugatevi, lacrime d'uno sfortunato amore!  Johann Wolfang Goethe
E' stato molto tempo fa, e ora non so più nulla di lei che una volta era tutto. Ma tutto passa. Bertolt Brecht
Come violento sui monti scuote le querce il vento, così Amore ha travolto l’anima mia, la ragione. E’ già esangue la luna, e le Pleiadi son diventate nell’albore pallide. Già la mia giovinezza m’abbandona. Ed ora sono, nel mio letto, sola. Alceo
Accoglimi, ti prego, io sono qui per cantare davanti alla tua porta: ti prego fammi entrare. Saffo
Come tornare allora ai dì felici se m'è negato del riposo il bene, se opprime il giorno e la notte nemica non reca pace, anzi l'un l'altra preme  e, sebbene avversari, in patto aperto si stringono la mano per sfinirmi  con le fatiche l'uno, l'altra in gemito, ché più e più lungi da te m'affatico. Io dico al giorno che per lusingarlo splendi, e l'adorni se annuvola il cielo, e alla notte insinuo che, se gli astri s'abbuiano, fai tu d'oro la sera. Ma più tende ogni giorno il mio patire, crescerlo par la notte, senza fine. William Shakespeare

LA DOTTRINA OCCIDENTALE

L'intero universo, tutti gli esseri viventi senza eccezione alcuna, sono retti dal principio di due forze contrarie esercitanti l'una sull'altra una fatale attrazione. Si può parlare, qui, di una forza positiva e di una forza negativa, forze che si ritrovano nel bene e nel male, nell'emissione e nella ricezione, nella vita e nella morte, nell'idea e nell'azione, nell'uomo e nella donna (poli magnetici positivo l'uno e l'altro negativo sul piano materiale, mentre sul piano sottile la donna è il polo attivo, l'uomo il polo negativo). La scienza dei Misteri ci insegna che come nella natura il sesso del maschio attira il sesso della femmina, del pari possiamo attirare la forza o la forma desiderata creando ciò che ne rappresenta il negativo o l’opposto.Questo è il principio basilare di ogni magia; nessuna legge gli è superiore. Esso ci permette di compiere gli atti operativi in due modi: o intellettualmente, ossia freddamente, senza passione, o sensualmente, ossia nell'amore.Il più grande miracolo della natura è la procreazione. Essa rappresenta la concretizzazione di una energia scaturente dall'unione di due poli opposti: del positivo col negativo. Ma nell’ unione sessuale dell'uomo con la donna il contatto si stabilisce non solo sul piano fisico ma anche sul piano sottile o mentale, perché, secondo il detto ermetico, « ciò che è in basso è come ciò che è in alto ». Ora, mentre l'organo sessuale dell'uomo è polarizzato positivamente e quello della donna è polarizzato negativamente, la testa dell'uomo, organo delle manifestazioni intellettuali, è negativa in rapporto alla testa della donna, che è positiva. Ciò spiega il fatto che l'uomo, pieno di iniziativa per quanto riguarda le manifestazioni fisiche dell'amore, ha bisogno dell'azione della donna, della sua emotività e della sua passione mentale per salire, lungo la scala dell'unione, verso piani superiori. Nel caso di una unione normale, tutti i sensi dell'uomo e della donna sono in giuoco affinché l'immagine mentale possa fissarsi nelle condizioni migliori, conformemente alla legge di induzione fra i poli mentali e fisici degli individui di sesso diverso.Questo fenomeno, conosciuto da tempi antichissimi, sta alla base del mistero chiamato « Mahi Kaligua », le cui leggi sono sostanzialmente le seguenti:

1) La corrente mentale giunge al suo apice nel momento dell'orgasmo, sia nell'uomo che nella donna; nell'uomo nel momento della eiaculazione. 
2) In certe condizioni ben determinate ci si può servire di questa corrente per influenzare le leggi nelle loro manifestazioni più lontane.
3) Per induzione nella sfera materiale, si creano le cause degli effetti desiderati.
4) I pensieri, le idee, le inclinazioni e le origini degli individui durante l'amplesso lasciano una loro impronta nella sfera astrale o sottile. Queste impronte non si palesano che in seguito e non sempre derivano dalle qualità ereditarie del singolo. Tuttavia esse agiscono sempre sui fatti e sugli atti nella sfera astrale o sottile.
  Queste regole e  principi se applicati nel modo giusto, possono fare realizzare fini che oltrepassano la soglia della normalità, dove l'operazione sessuale rappresenta il principale fulcro attivo; i fini per i quali si ricorre alle pratiche sessuali sono molteplici, tra questi ricordiamo:
1) La carica di di Pentacoli e Talismani
2) La rigenerazione della forza e dell'energia vitale e il rafforzamento del potere magnetico.
3) La produzione di una influenza magnetica in vista dell'assoggettamento della donna all'uomo o dell'uomo alla donna.
4) L'affinamento dei sensi e, in genere, delle facoltà psichiche.
5) Il rafforzamento delle capacità cerebrali o corporee.
6) La provocazione di visioni soprasensibili, spirituali e sublimi.
7) La realizzazione di un progetto o di un preciso desiderio dell'operatore, qualunque esso sia.

 Esistono delle norme più o meno accettate volte a ridurre la pericolosità di queste pratiche, le quali in stati alterati possono produrre effetti negativi e difficilmente controllabili; queste norme possono essere riassunte sinteticamente come segue:

1.  L'unione sessuale dovrà essere considerata come una « preghiera, o comunque solo ed esclusivamente come mezzo fluido e tangibile volto al raggiungimento dell'obiettivo. In tal senso occorre però che la domanda, il desiderio, l'oggetto della preghiera vengano formulati e immaginati in modo estremamente preciso, ricordando sempre che nell'orgasmo amoroso, la potenza creatrice di uno dei due trasporta anche la potenza creatrice dell'altra.
2. Unirsi ad una donna spiritualmente superiore meglio se conosciuta, meglio se con essa esista già un trasporto od un rapporto di sottile complicità. In ogni caso, è necessario che la donna prescelta per il rito abbia già conosciuto l'uomo e che disponga di una energia, di una volontà, sia capace di affetto e di intense emozioni. Infatti è richiesta l'estrema passione di entrambi affinché il rito sia efficace. E' anche richiesto che il momento espulsivo (eiaculativo) dell'uomo coincida con quello in cui la donna ha l'orgasmo, perché solo in tal modo la magia del rito si realizza.
3.  L'unione dell'uomo con la donna a finalità magiche non deve avere un carattere carnale. La voluttà e il piacere non debbono costituirne l'essenza. Di là dal piacere carnale, mirate ad una unione profonda, se la vostra visualizzazione deve essere esaudita.
4. I corpi debbono essere puliti, l'igiene è un dovere sacro oltre che un fatto di rispetto reciproco.
5.  Mantenere segrete le intenzioni. Il silenzio concentra le forze e le moltiplica. Così quando vi troverete nel periodo di preparazione per le operazioni magiche frequentate poche persone e parlate il meno possibile.
6.  Formulare in precedenza il vostro desiderio e non dimenticarlo in nessun punto dell'amplesso, durante il quale dovrete tacere.
7.  Prima, durante e dopo l'atto d'amore abbiate l'immagine netta di quel che volete realizzare. 
8.  L'uomo non deve mai toccare la donna se non è eccitata. Non deve mai lasciarla prima che la vibrazione di entrambi sia svanita. Questo è un punto assai importante.
9. Tutte le forze e i poteri procedono dall'aspetto femminile della divinità, dal quale deriva anche ogni impulso.
10. Non esiste necessariamente un operatore attivo, la tradizione che vuole per convenzione come operatore attivo l'uomo non implica che questo sia fondamentale per la buona riuscita del rito; in questo senso la scelta viene lasciata alla sensibilità della coppia o si formalizzerà un operatore durante il rapporto equilibrando naturalmente le energie di entrambi.

In conclusione possiamo riassumere cinque posizioni principali che potranno essere utili per l'apertura dell'aura e la liberazione delle energie creatrici, propiziando determinate correnti psichiche:

Posizione 1: La posizione comunemente chiamata del "missionario", la donna si rilassa distesa sotto l'uomo, fronte sulla fronte, i movimenti sono lenti ed i corpi si assecondano abbandonandosi gradualmente alle sensazioni ed ai ritmi dell'energia che piano inizia a salire. Questa posizione corregge i sensi e le facoltà degli operatori qualora essi stessi siano l'oggetto del rito.

Posizione 2: La donna curva di spalle, l'uomo in ginocchio dietro si muove con la schiena dritta e le mani sulle spalle della donna. Questa posizione favorisce la proiezione dell'influenza all'esterno, su una o più persone prescelte ovvero su un piano superiore. Inoltre essa è propizia per creare larve e per ogni operazione aggressiva diretta su una persona, la quale può esserne a conoscenza o meno.
Posizione 3: L'uomo e la donna  l'uno di fronte all'altro, la donna stringe le gambe sui fianchi dell'uomo, mani strette l'un l'altro e schiene curve indietro, movimenti lenti e rotatori; questa posizione ha gli stessi effetti della posizione 2, ma serve anche per accettare o orientare la forza dell'ambiente esterno. Per realizzarla adeguatamente, occorre una particolare armonizzazione dell'uomo e della donna.
Posizione 4: Come nella posizione 3 ma fronte contro fronte, occhi negli occhi; è efficace per accordare, come due strumenti che debbono suonare la stessa musica, l'uomo e la donna che si dedicano all'operazione magica sessuale. Essa armonizza le differenze che caratterizzano le loro rispettive nature e condensa le emozioni. In questa posizione l'uomo e la donna debbono operare di comune accordo.
Posizione 5:  come nella posizione 2 ma l'uomo si abbandona sulle spalle della donna; permette anche all'uomo di influenzare la donna senza che essa se ne accorga. Inoltre, quando i due che prendono tale posizione sono d'accordo, essa serve per proiettare una energica influenza nell'ambiente esterno.

LA MESSA DELLO SPIRITO SANTO


Per meglio comprendere quanto finora detto sulla Tradizione Occidentale riferita ai riti ed alla concezione di Magia Sessuale, riportiamo brevemente un estratto dal saggio "The Tree of Life" di Israel Regardie, segretario per un certo periodo di Crowley"Questa tecnica si chiama "Messa dello Spirito Santo". Non ha l'eguale in Magia, perché racchiude tutte le forme note dell'operazione teurgica, e n rappresenta ne contempo la quintessenza e la sintesi. Tratta inoltre anche della Magia Talismanica. Grazie a questa tecnica, una forza spirituale viva viene trasmutata in una specifica sostanza telesmatica. E questo Telesma non è morto o inerte, come avviene nel cerimoniale consueto delle invocazioni talismaniche, ma è invece vivo e dinamico, e racchiude in sé il nucleo potenziale di ogni crescita e sviluppo.In questa tecnica è compreso il metodo alchemico riguardante la produzione dell'Oro Potabile, della Pietra Filosofale e dell'Elisir di Vita, cioè dell'Amrita o Rugiada d'Immortalità.Tutte le operazioni alchemiche, secondo gli autori più attendibili, richiedono due strumenti essenziali: un recipiente circolare di cristallo, le cui proporzioni debbono essere tali da risultare in armonia con la quantità del contenuto, ossia la Cucurbita, e una fornace teosofica sigillata, ossia l'Athanor.L'Oro Filosofico è una sostanza pura, omogenea, una e  indivisibile, dinamica e ricca di possibilità infinite; tuttavia, per produrlo, occorrono due sostanze diverse. Queste sono chiamate, il Serpente, o il Sangue del Leone Rosso, e le Lacrime, o il Glutine, dell'Aquila Bianca.Queste due sostanze sono, in un certo senso, progenie del Leone e dell'Aquila. I due strumenti alchemici vanno considerati come i ricettacoli  ed i generatori di questi due principi divini, simili a flussi fulminei di sangue, fuoco e forza. L'Athanor è la fonte o il veicolo del Serpente, mentre il Glutine viene ospitato dentro la Cucurbita. La fabbricazione dell'Oro Filosofale, o Rugiada d'Immortalità, consiste in un'operazione che si compie in fasi distinte. Attraverso una stimolazione di calore e di fuoco spirituale in direzione dell'Athanor, si verifica un trasferimento, cioè la salita del Serpente verso e dentro l Cucurbita, che esplica le funzioni di un alambicco. Le Nozze Chimiche, vale a dire l'unione dei due flussi nell'alambicco, provoca l'immediata trasformazione alchemica del Serpente e del Glutine. Ciò corona la parte Solve della formula alchemica generale Solve et Coagula.Subito dopo la morte e corruzione del Serpente, sorge la Fenice splendida che, come un talismano, deve essere dinamizzata attraverso invocazioni ininterrotte del principio spirituale che presiede le operazioni n corso. La conclusione della Messa consiste nella consumazione degli elementi transustanziati (l'Amrita) o nell'unzione e consacrazione con essi di un talismano. Secondo talune fonti autorevoli, dall'Invocazione preliminare, con l'infusione della forza negli elementi, all'atto della Comunione nel calice consacrato, non dovrebbe trascorrere meno di un'ora. A volte però è necessario un tempo più lungo, soprattutto se si desidera che la carica de talismano sia molto potente. Occorre evitare con cura ogni perdita inavvertita degli elementi.


C'è un pericolo di un traboccamento della Cucurbita, e anche l'assimilazione o l'evaporazione degli elementi corrotti nello strumento è un incidente è un incidente da evitare.Questa Messa è di straordinaria semplicità per quanto riguarda l'esecuzione, ma occorre un minimo di allenamento e di dimestichezza con la tecnica  necessaria. Soprattutto, si richiede una volontà particolarmente forte e distaccata, che presuppone autodisciplina, ed una mente abituata a concentrarsi per lunghi periodi. Una particolarità di questa tecnica è che , se non si è bene accorti fin dall'inizio, è facile che il Mago perda il controllo degli strumenti alchemici, facendo così fallire l'operazione. Il pericolo più grande sta nel godimento di fronte agli aspetti puramente tecnici della Messa, a sfavore de lavoro magico vero e proprio.Mentre la Messa è in pieno svolgimento e il fuoco dell'Athanor si intensifica, deve essere recitata, in modo udibile, un'intensa invocazione. La su forma migliore è quella di un Mantra in armonia con il tipo di operazione ed avente struttura ritmica. L'operazione nel suo insieme dovrà essere preceduta da una invocazione generale che legittimi. Così, mentre sul piano astrale procede l'opera di creazione, il mantra ritmico aiuterà a plasmare e vivificare lo stampo creato  dalla volontà e dall'immaginazione, attirando in esso la forza spirituale desiderata. Poi, quando il Serpente si sarà trasferito nell'Athanor e sarà cominciata la sua commistione con il Glutine dell'Aquila Bianca, la Cucurbita diverrà il ricettacolo di una sostanza nuova, viva, dinamica, segnata in modo indelebile dalle invocazioni che ne hanno impregnato la potenzialità plastica con un irresistibile impulso nella direzione voluta."Quello che abbiamo letto finora è riconducibile ad una dinamizzazione, sotto l'influsso di una forma-pensiero evocata in uno strato superiore dell'essere grazie a pratiche di concentrazione e contemplazione, dei fluidi sessuali maschili e femminili riversati nella vagina, vista come una sorta di calice mistico. I termine e le procedure saranno familiari ai praticanti e ci asterremo da entrare nei dettagli essendo questo un sito divulgativo e comunque pubblico; diremo invece che i fluidi così dinamizzati divengono una sorta di elisir dalle qualità prodigiose e la sua consumazione da parte del Mago permette alla volontà di trasformarsi in atti sicuramente efficaci. Questo rito ed altri che fanno parte della Magia Sessuale di tradizione Occidentale, è ricettacolo di vastissime potenzialità, dall'espansione della coscienza alla rivelazione dei segreti occulti, fino all'indirizzamento degli eventi a seconda del proprio volere. L'Amrita (il fluido dinamizzato) può essere usato anche per caricare di forza i talismani definiti per un determinato scopo.


SOLVE ET COAGULA

Abbiamo già visto come il Diavolo dei Tarocchi di Wirth sintetizzi simbolicamente l'operazione magica sessuale, analizziamo adesso più da vicino questo Arcano rapportandolo con la scuola occidentale. L'Androgino è allo stesso tempo maschio e femmina, questo indica che per portare a termine l'opera è possibile seguire due vie distinte, una "maschile (secca, solare, attiva) e l'altra "femminile" (umida, lunare, passiva); la torcia indica che la parte Solve prevede l'accensione di un "fuoco" interiore, mentre il Lingam rivela che la chiave dell'Opera (il Coagula), si ottiene mediante la liberazione di una forza interiore ed istintiva, che allo stesso tempo si possiede e ci possiede, in altri termini la passione sessuale.La parte Solve dell'Opera è la formazione sul piano astrale di una particolare figura simbolica carica di potenzialità magiche, la tecnica per accedere a questa parte non è difficile, richiede uno sviluppo del potere di concentrazione e forza di volontà; di più difficile accesso è invece la seconda parte dell'operazione, il Coagula, e su questo quindi dobbiamo soffermarci più a lungo. Espletato il Solve (che ogni persona di normale intelligenza e salute psichica è in grado di fare), avremo creato una Entità Astrale, il cosiddetto "Bocciolo di Rosa"; questo dovrà essere dinamizzato e legato magicamente alla nostra volontà. Questa operazione che così esposta sembra di facile raggiungimento, è in realtà estremamente difficoltosa per un neofita; è possibile usare metodi meno tradizionali della magia sessuale basati su operazioni psichiche o concentrazioni e contemplazioni di simboli. La maggiore difficoltà è data proprio dal fatto che la chiave del Coagula è rappresentata dall'evocazione all'interno della propria volontà, e questo volontà deve essere "accesa" con particolari pratiche meditative per venire a sua volta trasportata nel nucleo più profondo del nostro essere.

I metodi psichici permettono di praticare il Coagula soltanto dopo un lungo tirocinio ed una lunga serie di cerimoniali, a tale difficoltà è possibile ovviare seguendo proprio la magia sessuale in quanto la forza dinamizzante che serve a dinamizzare l'Entità Astrale, è quella stessa che sorge nel corso di un atto sessuale, privata delle sue caratteristiche passionali e carnali ed indirizzata alla dinamizzazione dell'immagine Astrale. In tal modo il legame tra l'Immagine ed il Mago, verrà stabilito mediante un atto fisico, un contatto diretto con i fluidi sessuali che verranno resi magici dal Rito e consumati come una sorta di Eucarestia. Rivediamo in pratica ed in sequenza le operazioni che abbiamo fino ad ora descritto ed analizzato: nella prima fase dell'operazione sessuale, il Mago completa la parte Solve della formula e plasma sul piano astrale un'Immagine con la simbologia più familiare ed attinenti allo scopo; con l'atto sessuale verrà evocata la Forza che sarà diretta verso l'Immagine ed alla sua manifestazione completa verso l'Eidolon, concentrando su di esso la propria attenzione ed invocandolo.Cerchiamo quindi di concludere questa breve esposizione divulgativa sintetizzando le due tradizioni alla luce dei misteri iniziatici: per giungere ad uno scopo ben precisato usando le tecniche della Magia Sessuale occorre destare e usare la forza del sesso nella sua dimensione più profonda, andante di là delle semplici sensazioni e dagli stimoli carnali. Congiungendosi seguendo questi presupposti con una donna, nello sviluppo dell'orgasmo e nell'apice di esso è possibile determinare uno stato di " apertura " che rende possibili le azioni magiche. Presupposto fondamentale lasciarsi andare alla potenza del sesso svegliato durante l'orgasmo e proprio all'apice di questa esperienza innescare il " momento operativo", cioè il momento in cui l'uomo, da solo oppure in simbiosi con la donna che egli sta possedendo, usa immagini, lancia ordini, procede a  proiezioni  e ad evocazioni. Chi accetta la Magia Sessuale apprende il modo di esercitare le leggi del Volitismo, del Decretismo  e del Posismo, aiutandosi con l'ausilio di mezzi materiali quali possono essere l'uso del corpo oppure l'atto sessuale in se stesso.

Ricordiamo infine, ed ognuno ne tragga la propria interpretazione che tutti gli esseri viventi senza eccezione alcuna, sono retti dal principio di due forze contrarie esercitanti la propria attrazione l'una sull'altra, due forze una forza positiva ed una negativa, che si ritrovano nel bene e nel male, nell'emissione e nella ricezione, nella vita e nella morte, nell'uomo e nella donna (poli magnetici positivo l'uno e l'altro negativo sul piano materiale, mentre sul piano sottile la donna è il polo attivo, l'uomo il polo negativo). Il contatto dal quale scaturisce l'energia dei due poli opposti risiede nell’ unione sessuale dell'uomo con la donna, contatto che si stabilisce non solo sul piano fisico ma anche sul piano sottile o mentale, perché, secondo il detto ermetico, " ciò che è in basso è come ciò che è in alto"; a tal fine ricordiamo in conclusione che mentre l'organo sessuale dell'uomo è polarizzato positivamente e quello della donna è polarizzato negativamente, la testa dell'uomo, organo delle manifestazioni intellettuali, è negativa in rapporto alla testa della donna, che è positiva.

PSICOLOGIA ESOTERICA DELLA COPPIA
    Oggi viviamo una conflittualità estrema tra il desiderio, l'ansia e la paura del rapporto con gli altri e una solitudine insopportabile, ma, sola via di scampo allo stress metropolitano e ai pericoli, che si celano nell'oscurità di una società disumanizzata. L'uomo e la donna vivono la tragedia della perdita della loro umanità isolandosi, sempre di più, in paradigmi di teoremi senza soluzione. La famiglia tende alla polverizzazione e la coppia, intesa come istituzione, si sfalda lungo il percorso. Sulla donna, tra l'altro, pesa una lunga catena di secoli d'oppressione. Le Sacre Scritture sanciscono la sua inferiorità come persona e affermano in molti testi la mentalità patriarcale e sostanzialmente antifemminista di tutto il mondo orientale. "Nella vita sociale (ma anche in quella familiare la donna israelita è in genere una sottomessa: prima delle nozze è subordinata al padre, dopo il matrimonio chiama il marito suo bà al, cioè padrone..."(). La donna è stata sempre vista come inferiore all'uomo, quasi creatura malefica o, al meglio, di scarto o mal riuscita. Figura di secondaria importanza, bestia o oggetto più che persona, così era considerata dalla Legge di Israele, a tal punto che l'Esodo sentenziava: "Non desidererai la casa del tuo prossimo, non desidererai la donna del tuo prossimo, il suo schiavo, la sua schiava, il suo bue, il suo asino e tutto ciò che è del tuo prossimo". La donna è, dunque, trattata da essere inferiore, bestia o, addirittura, cosa. San Tommaso affermò che: "La donna, sottomessa all'uomo come suo capo, non ha il diritto di sottrarsi alla sua autorità". Per Tertulliano la donna era la "porta dell'inferno" e Clemente d'Alessandria ammoniva: "Ogni donna dovrebbe essere oppressa dalla vergogna al solo pensiero di essere donna".Nel medioevo "streghe ed eretici furono il capro espiatorio di una umanità irrequieta e instabile... gli uomini si accanivano contro la realtà dell'incubo per dimenticare l'incubo della realtà"(2). In fondo quella fu un'epoca con forti coloriture misogine. Fabio Troncarelli coglierà, di quei secoli inquieti, un messaggio: "La donna è un pericolo... La donna riscoperta dall'amor cortese è il simbolo dell'instabilità, della vana curiosità, della sensualità, del disordine"(3). La donna, che si ribella alle norme e alle consuetudini, che cessa di essere donna angelicata, a vantaggio di una sessualità troppo libera, fece paura all'uomo, che scaricò sulla figura femminile pulsioni distorte di attrazione e repulsione, amore e odio, attrazione e repulsione-timore e, finalmente, un antifemminismo esacerbato e infarcito di un misticismo malato. Lo storico olandese J. Huizinga (1872-1945) riporta la violenta invettiva di Oddone da Cluny (c. 879-942) contro l’attrazione dei sensi e la bellezza del corpo femminile: "Se gli uomini vedessero quel che è sotto la pelle, così come si dice che possa vedere la lince di Beozia, rabbrividirebbero alla vista delle donne. Tutta quella grazia consiste di mucosità e di sangue, di umori e di bile. Se si pensa a ciò che si nasconde nelle narici, nella gola e nel ventre, non si troverà che lordume. E se ci ripugna di toccare il muco o lo sterco colla punta del dito, come mai potremmo desiderare di abbracciare il sacco stesso che contiene lo sterco?" (Cit. in J. Huizinga, L’autunno del Medioevo, Firenze 1961).

Solo "quando saremo più progrediti e la società umana sarà liberata dai vincoli delle idee ereditate dalle ore selvagge, l'uomo e la donna non si calunnieranno più a vicenda, non si tormenteranno come nemici, non avveleneranno il loro cuore per il possesso e la gioia di vivere, con la ignoranza dei valori liberi della loro coscienza"(4). L'universo-donna fu ulteriormente incompreso dalle teorie freudiane. Nel 1932, nella 33esima lezione sulla femminilità, della Introduzione alla psicoanalisi, Freud affermava:"Nella vanità fisica della donna ha la sua parte anche l'effetto dell'invidia del pene, dal momento che essa deve tanto maggiormente stimare le sue attrattive in quanto tardivo risarcimento per l'originaria inferiorità sessuale. Al pudore, che è ritenuto una qualità squisitamente femminile... noi attribuiamo l'originaria intenzione di nascondere il difetto del genitale". Più oltre, il padre della psicanalisi aggiunge: "Che l'antico influsso della mancanza del pene non abbia, ancora, perduto la sua forza appare evidente nella diversa reazione della madre alla nascita di un figlio o di una figlia."Solo il rapporto con il figlio dà alla madre una soddisfazione illimitata...". Assolutamente antifemminista Freud riduce la donna ad uno scherzo della natura, sottomessa in tutto e per tutto all'uomo, detentore del potere fallico. Nei Tre saggi sulla teoria della sessualità il medico sottolinea la "natura maschile" della libido. La dottrina pansessualistica e fallocratica di Sigmund Freud ignorava una sessualità femminilem.Ignorava, ancora, il fondatore della psicoanalisi che la donna non è un uomo che è stato evirato, ella è il complemento dell'uomo. Anche sul piano fisico c'è una situazione analoga, perché fisicamente ciascun sesso sembra essere il complemento dell'altro. Ogni uomo ha nel proprio corpo le caratteristiche omologhe della donna. Allo stesso modo la donna ha gli omologhi dell'uomo, così come, ad esempio, la clitoride corrisponde al pene. E' da osservare, ancora, che "come nel mondo visibile, cioè il mondo esteriore delle umane imperfezioni, così in ognuno di noi il corpo lunare fa la parte della femmina - ricettacolo di tutte le impressioni e di tutte le sensibilità che ci colpiscono, ci tormentano, ci conturbano,..."(5) e viceversa nella donna. L'istinto sessuale è, principalmente, il desiderio di fusione col polo sessuale opposto (un tentativo di "coniuncto oppositorum" proiettata all'esterno), e solo in parte l'urgenza di ridurre una tensione.

    Il rapporto sessuale tra due persone è un linguaggio per comunicare cose, che non si possono dire altrimenti. Insoddisfacente è, in certe situazioni e bisogni, la parola e ciò fa dire a Hegel che in fondo "Tutto il linguaggio è un limite: il parlante è il punto intermedio tra il dicibile e l'indicibile, tra la parola e il silenzio"(6). Allora, unica possibilità di comunicare resta il linguaggio del corpo, che è il solo a rendere soddisfacenti certe sottili e complesse relazioni. Ecco che una carezza, un abbraccio, lo stesso rapporto sessuale, assumono un'importanza straordinaria. Lowen sottolineò che la percezione dell'identità nasce dall'esperienza di contatto con il corpo. Ashley Montagu senza mezzi termini affermò che: "La semplice sensazione del tatto come stimolo è assolutamente necessaria per la sopravvivenza dell'organismo... è dimostrato inequivocabilmente che nessun organismo può sopravvivere a lungo senza stimolazione cutanea proveniente dall'esterno".  Quanta importanza si scopre nella fisicità della comunicazione tattile! E' stato detto, del resto, che ogni tragedia, in ultima analisi, non è altro che un fallimento della comunicazione. La sessualità, in fondo, è un atto di comunicazione, pieno di significato, in una relazione umana profondamente complessa. In questo contesto la donna non può più essere considerata un aborto di uomo o un oggetto, ella è uguale e complementare all'uomo.L'amore può essere compreso solo in questa ottica, scrive Hegel: "...amore vero e proprio ha luogo solo fra viventi che sono uguali in potenza e che, quindi sono viventi l'uno per l'altro nel modo più completo e, per nessun lato l'uno è morto rispetto all'altro"(7). Questa è la sola condizione per poter dare sé stessi e fare dell'altro un essere che dà. L'amore non può, neppure, essere riconducibile esclusivamente al sesso come Sigmund Freud credeva.Egli, infatti, riconobbe solo due istinti: quelli sessuali e gli istinti dell'Io. La psicoanalisi intende l'amore come la "specificazione e la sublimazione di una forza istintiva originaria che è la libido". Carl Gustav Jung, dissociatosi da Freud, ne criticò il concetto della libido, in quanto "il termine libido, secondo la concezione di Freud, indica un bisogno esclusivamente sessuale...". Jung per libido intese "l'energia psichica" che comprende, pure, le idee collettive, morali, religiose e magiche che vivono in un popolo.

    La sessualità ha una grande importanza nella psicologia junghiana, come un'espressione essenziale, ma non l'unica dell'intera psiche. Riduttivamente Freud spiegò l'istinto sessuale come l'espressione di una tensione, che si produce chimicamente in un corpo. La tendenza dell'organismo è, secondo il padre della psicoanalisi, quella di ridurre l'eccitamento tramite l'atto sessuale e questo è "il principio del piacere". Ma tutto ciò è assurdo perché, se il fine della soddisfazione sessuale è solamente la riduzione dell'eccitazione presente in un organismo, dovremmo concludere, ironicamente, con Erich Fromm (vedi di Fromm, citato più volte in questo articolo, i testi: "Avere o essere?", "Da avere a essere" e "L’arte di amare", Oscar Mondadori) che la "masturbazione dovrebbe essere la soddisfazione ideale". Freud non ha saputo riconoscere che lo stimolo sessuale è l'urgente necessità di fondersi con l'altro. Fondersi con l'altro è il desiderio di comunicare, di uscire dalla propria terribile solitudine, che è all'origine di ogni ansia.E', anche, conoscere il mistero della vita, in quanto l'amore è penetrazione attiva dell'altra persona "nella quale - scrive Fromm - il mio desiderio di conoscere è placato dall'unione. Nell'atto della fusione io la conosco, conosco me stesso... conosco nell'unica maniera possibile per l'uomo: attraverso l'esperienza dell'unione". L'amore, per essere vero, deve obbedire alla condizione che la persona ami dal più profondo del suo essere e senta l'altro nell'essenza del suo essere. Il solo desiderio fisico non è amore, e non potrebbe essere altrimenti. Ma da dove si origina l’amore? Le due sedi dell'amore sono il cervello e il cuore. L'amore che nasce dal "cuore, in cui il cervello non ha versata la nebbia offuscante della sessualità... Nasce come una effusione delle anime tra due creature che spiritualmente si completano"(8). Se diversamente, il solo soddisfacimento fisico porta la caduta dell'illusione, l'incomunicabilità assoluta; allora il sentimento di estraneità si fa più forte di prima e la solitudine torna nuovamente ad isolare le due persone che ora possono anche odiarsi perché "La causa di ogni disastro, di ogni pena, di ogni dolore, è l'amore impuro dell'egoismo"(9). Ciò che rimane, in questo caso, dopo l’atto sessuale, è solo il disgusto.


Sessualità sacra negli antichi egizi

La mano di Dio
Seduta sulle ginocchia del Dio Amon, gli occhi negli occhi, la Divina Adoratrice, il giovane, splendido corpo, avvolto da veli leggeri, gli cinge il collo con un abbraccio appassionato, preliminare di un amplesso a venire. Il Dio in persona incorona la sacerdotessa, le impone le mani trasmettendole la sua potenza, la guarda fisso negli occhi e si unisce a lei in un amplesso cosmico. Colei che si unisce al Dio è anche detta la mano del Dio in ricordo dell'atto masturbatorio compiuto con la propria mano dal Creatore quando originò il tutto. Da questo possiamo ipotizzare del perché non avvenissero, al contrario della religione Sumera-Babilonese, unioni sessuali tra i sacerdoti e le sacerdotesse. Ma attraverso la masturbazione compiuta sacralmente, ci si univa al Dio e nell'attimo dell'orgasmo, s'invoca il suo nome, assimilando l'energia che si creava in quel collegamento tra la sacerdotessa e il suo dio. L'esclusione dell'uomo dal rito era possibile in quanto, ricordiamo, la donna per gli egiziani, possedendo in sé due principi, maschile e femminile, ricostituiva in sé la coppia divina senza per questo ricorrere all'amplesso carnale con un uomo. (Di ciò abbiamo parlato già in occasione della trattazione dell'ascesi solitaria nel Tantrismo mistico e ritorneremo ancora in occasione della trattazione del Taoismo, e cioè di come sia possibile ricostruire da soli, nella propria interiorità, la "coppia divina", nel caso si voglia compiere una via di solitaria ascesi).
Ma ritorniamo alla Divina Adoratrice, che si identificava con la "mano del Dio" con la quale si era masturbato traendo da sé stesso la sostanza per la creazione del mondo senza perciò operare scissioni tra spirito e materia. Metafora dell'ancestrale "clonocreazione" della Dea Inanna, scienziata extraterrestre che nel "chiuso" del laboratorio cosmicoaveva operato la "creazione dell'uomo".
Ma come si svolgevano questi riti di generazione dell'energia del Faraone, quali erano le modalità, quali segreti si nascondevano nella celebrazione di tali "misteri", chi partecipava e cosa avveniva? Cercheremo di scoprirlo anche grazie a testimonianze di tutto rispetto del cronista del passato Erodoto che però, al contrario dei suoi moderni colleghi, mostrava eccessivo rispetto e pruriginosa riservatezza per le usanze di quel popolo e riluttanza nel descrivere e riportarne in pieno le usanze e i costumi. Cercheremo perciò di leggere tra le righe e con la fantasia ricamare laddove lui si è fermato per pudore e rispetto.
Una delle cerimonie più importanti era la Festa di Sed durante la quale si rigeneravano le energie del Faraone (che si esauriva dopo un certo tempo), festa dai chiari riferimenti sessuali sacrali. La festa si celebrava all'esclusiva presenza del Faraone all'interno del grande cortile del tempio protetto da grandi muraglie bianche, protezione per gli sguardi e le energie profane.
Il Faraone veniva posto al centro e le Sacerdotesse, munite di arco e frecce scagliavano dardi su bersagli disposti su ciascun punto cardinale, dopo di che collegavano fra loro i quattro punti con corde di seta colorate, e muovendosi in senso antiorario, circoscrivevano un cerchio, creando così un vero e proprio campo operativo magico, con le quattro forze poste sui punti cardinali a formare la croce magica, il quaternario,e il cerchio.

Le frecce scagliate, attiravano il campo operativo nel quale le sacerdotesse, maestre di magia, evocavano le forze che convogliavano al centro sul Faraone, rinvigorendo le sue energie che sarebbero bastate fino al prossimo rito.
Come ben si vede, sono donne, maghe celebranti, preposte a quest'importante compito, non uomini, pertanto è evidente l'importanza che queste rivestivano nella società egiziana e l'alto compito a loro sole assegnato.
La situazione si capovolgerà con le religioni monoteistiche, dalla cattolica all'ebraica, alla musulmana e sarà pio l'uomo, "l'Adamo" che darà origine, da una sua costola, alla donna. Una favola confezionata ad arte da un potere maschilista che nei millenni ha teso sempre più a svilire e demonizzare la donna e il sesso, che a questa strettamente connaturarono, sia nell'aspetto più rispettato e tenuto in considerazione della procreazione, che di quello demonizzato di lascivo e peccaminoso piacere da rifuggire e condannare tra le fiamme dell'inferno.
Ci siamo mai chiesti perché quasi tutti gli uomini eccezionali, profeti, eroi siano stati concepiti al di fuori di un amplesso sessuale? Proprio perché l'uomo eccezionale non poteva avere origine da un'unione carnale di un uomo con una donna. Per quanto sacralizzata da nozze, la stirpe divina al massimo aveva origine dall'incesto, che è pio quasi una clonazione se ci pensiamo bene. Il " figlio eletto" nasceva da un concepimento "divino", mai da un atto carnale.

LE ORGE DEL POPOLO 

Era forse questo il motivo per il quale la casta sacerdotale egizia si asteneva nelle cerimonie a carattere jerogamico dell'avere rapporti carnali che, per quanto sacri, erano irriproducibili anche se celebrati da Alti Sacerdoti e Sacerdotesse, degni e legittimi delegati e rappresentanti della divinità sulla terra? O il motivo era da ricercarsi altrove?
Chiari riferimenti sessuali li ritroviamo invece nelle feste popolari a carattere orgiastico, specialmente in quelle legate al ciclo riproduttivo della Terra, al raccolto o all'inondazione del Nilo, ritenuta atto sacro fecondativo. Ricordiamo che il Nilo, era adorato con il nome di dio Hapi. Questo Dio, ermafrodita, dal duplice aspetto maschile con barba e con il seno del suo aspetto femminile, proteggeva le Due Terre, era rappresentato con i fiori sacri, del papiro per il Basso Egitto e con il fiore di loto per l'Alto Egitto. Durante queste feste, il popolosi lasciava andare ad ogni sorta di sfrenatezza, una sorta di catarsi carnascialesca, in una totale libertà di godere, dimenticando le pene e la fatica quotidiana, in un capovolgimento dei poteri costituiti, ove l'esagerazione iperbolica, la totale mancanza di freno, le orge, le beravano le energie positive eliminando quelle negative accumulate durante l'anno, purificando e rigenerando qunti vi si abbandonavano. Una delle celebrazioni più importanti era quella delle dell'erezione del Pilastro do Osiride "Djed". Un'altra festa importantissima e carica di sensualità era la Festa dell'Ebbrezza che si celebrava a Dendera nei pressi del tempio della Dea Hator. Questa festa si teneva nel ventesimo giorno dell'inondazione del Nilo, il Sacro fiume che con il suo limo fecondava le terre che attraversava. Durante questa festa che durava ben quindici giorni, il popolo si lasciava andare ad ogni eccesso anche orgiastico, grazie anche all'affetto dello "shedeh", un dolce liquore dalle proprietà afrodisiache, e alla birra che scorreva a fiumi. Musiche e danze accompagnavano festosi e colorati cortei di uomini e donne viaggianti su imbarcazioni, durante un'altra festa a carattere orgiastico riservata al popolo che si celebrava nella città sacra della Dea gatta Bastit. Queste allegre brigate che nulla avevano da invidiare a quelle del Decamerone boccaccesco, si spostavano di riva in riva e con canti, lazzi ed espliciti riferimenti sessuali, richiamavano le genti che accorrevano sulle rive al loro passaggio. Le donne nude, al massimo coperte da un perizoma ridottissimo o da una leggera gonnellina, dalla riva, al passaggio dei barconi, schiamazzavano, attirando l'attenzione degli uomini, sollevavano le gonne mostrando in offerta le loro nudità e questi accogliendo l'invito le facevano salire sulle barche, ove si consumavano orge sfrenate. In queste occasioni si componevano poesie e storie a tema erotico, danzatrici seminude, flessuose e sinuose, lascivamente danzavano, saturando l'atmosfera di gioioso erotismo, inni e ringraziamenti agli Dei per la vita e la fertilità della terra. Riportiamo un esempio di composizione poetica sorprendentemente moderna che elogia la bellezza di una donna e celebra le sue sensuali fattezze:

UNICA AMANTE CHE NON HA SECONDA, BELLA PIU' DI OGNI ALTRA DONNA.
LUMINOSA E PERFETTA COME LA STELLA SORGENTE ALL'INIZIO DELL'ANNO.
DI COLORITO SPLENDENTE SEDUCE CON LO SGUARDO E INCANTA CON LE LABBRA.
IL SUO COLLO E' LUNGO, MERAVIGLIOSO IL SENO.
I CAPELLI VERI LAPISLAZULI.
PIU' CHE ORO SPLENDONO LE BRACCIA,
LE DITA RICORDANO I FIORI DI LOTO.
PERFETTAMENTE MODELLATA AI FIANCHI
LE GAMBE SUPERANO OGN'ALTRA SUA BELLEZZA.
NOBILE E' IL SUO INCEDERE.
FARA' SCHIAVO IL MIO CUORE PER UN SUO ABBRACCIO.
OGNI COLLO SI GIRA QUANDO PASSA, PER AMMIRARLA.
FELICE CHI POTRA' ABBRACCIARLA TUTTA!
SARA' CONSIDERATO PRIMO TRA I GIOVANI AMANTI.
OGNI SGUARDO LA SEGUE MENTRE LEI SI ALLONTANA.
TALE E' QUESTA UNICA DEA.

Così cantava l'ignoto poeta della donna bersaglio del suo amore e del suo desiderio, la chiama dea: e ogni donna, regina o popolana era dea per l'antico egiziano.
Certamente oggi questo sconosciuto poeta del passato rabbrividirebbe stupito nel sapere della mancanza di rispetto e delle crudeltà perpetrate sulle loro discendenti che, ancora oggi, purtroppo, nonostante i divieti del moderno e civile governo egiziano, vengano mutilate sessualmente tramite l'infibulazione totale o parziale e l'emarginazione e discriminazione. Questo processo degenerativo della figura della donna ebbe inizio con Tolomeo Filopatore (221-205 a.C.), il quale abbassò la donna egizia al livello di quella greca imponendole un tutore per ogni atto giuridico o commerciale. Processo che proseguì con la fine del regno dei Faraoni fino alle sue massime punte d'aberrazione, all'avvento degli integralismi religiosi, che emarginarono sempre più la donna demonizzandone la figura. Non si salva certamente la religione cattolica che per secoli l'ha perseguita come strega, emissaria e concubina del demonio, corpo senz'anima, alla stregua degli animali, salvo santificata nelle accezioni delle figure virginali come madre e sposa mistica.
Non dimenticheremo mai noi donne che, fino a qualche anno fa, -se c'era da salvare la madre o il feto si sceglieva il feto.
Ma torniamo al nostro argomento, a quei tempi meravigliosi, magici quando la donna era Dea e Signora e le civiltà crescevano e prosperavano grazie all'armonia che c'era tra le genti e tra i due sessi, al reciproco rispetto e amore, a quando, non avversaria né rivale dell'uomo, ma sua compagna nelle gioie e nei dolori quotidiani, amministratrice e dispensatrice di giustizia, regina o serva, popolana o sacerdotessa, ma sempre degna di rispetto e amore. Ed è proprio questa serenità ed appagamento che traspare dai volti delle statue e dei dipinti delle belle e felici donne egizie, femmine, ma anche compagne, spose, nonché regine con pieni poteri, ma sopratutte dispensatrici di vita e detentrici dei misteri della rigenerazione, dell'energia creatrice e vivificatrice.
Cenni di Magia sessuale
Fin dall'antichita' la magia poneva l'elemento maschile e quello femminile su un piano di assoluta parita': due forze polari che si attraggono e si respingono, Yin e Yang, il sole, energia maschile, la luna, energia femminile. Due forze potenti che nell'incontrarsi risvegliano straordinarie energie primordiali. Per questo, i grandi Maghi, dai tempi dei Sumeri in poi, hanno praticato rituali di Magia Sessuale per impossessarsi di questa forza. Perfino la creazione dell'Universo nascerebbe da un atto magico d'amore, che, con un'immane emissione di luce nella tenebra, crea l'unione tra i due poli, dando origine al tutto.

Troviamo tracce di Sacralita' Sessuale nell'antica civilta' dei Sumeri, che praticava riti legati alla fertilita', e nell'antico Egitto, dove, esistevano importanti feste popolari a carattere orgiastico, legate al ciclo riproduttivo della Terra, al raccolto e all'inondazione del Nilo. Anche nell'antichissima Cina, la saggezza del Taoismo, insegnava a gestire le proprie energie sessuali. L'uomo, addirittura, doveva riuscire a controllare l'emissione del suo seme, che non va sprecato in nessun modo. Il controllo delle eiaculazioni, invece, gli permette di conservare la propria essenza vitale, aumentandola con il ripetersi degli amplessi e soddisfacendo contemporaneamente la sua compagna. L'uomo assorbe il principio Yin della donna e questa assimila l'energia Yang dell'uomo.
Nella antica India, soprattutto nell'epoca arcaica, troviamo scolpite nei templi, tracce di come si venerasse l'accoppiamento sessuale tra le sacerdotesse e le divinita' maschili, attraverso rituali spesso segreti. Nello Yoga Tantrico, e' grazie all'unione sessuale tra l'uomo e la donna che si puo' raggiungere la sorgente da cui scaturisce la divinita' che e' in noi.
Le pratiche antiche di Magia Sessuale e Tantrica, furono recuperate agli inizi del secolo scorso dal Mago inglese Aleister Crowley, capo dell'O.T.O.(ORDO TEMPLI ORIENTIS). Crowley teorizzo' e mise in pratica il principio "amore e'la legge, amore sotto il dominio della volonta'". Per lui, la relazione amorosa, porta alla coscienza e al bilanciamento, tra la Volonta' che eccita e trascina e l'Energia Erotica, senza la quale, nulla sarebbe nato e niente potrebbe sorgere...

Alchimia tantrica

La magia o alchimia tantrica induista e buddista e le sue relazioni con l'esoterismo occidentale.
La magia vitale consente di vincere la morte e assicurarsi l'immortalità, in quanto costruisce il "Corpo di luce" che prenderà il posto del corpo fisico al momento della morte..
Massimo Introvigne-direttore CESNUR (Centro studi sulla Nuove Religioni)"Nel 1990, nel mio Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo (SugarCo, Milano), avanzavo tra l'altro l'ipotesi che il "segreto" soggiacente a molti (non tutti) gli ordini iniziatici che si occupano di "alchimia interna" consistesse nell'idea secondo cui non tutti gli uomini hanno un'anima immortale: solo pochi iniziati sono in grado di "costruirsi" un'anima attraverso determinate tecniche. Per generare questo "corpo di luce" o "bambino interiore" si utilizza come "materia prima" la stessa necessaria per la generazione di un figlio: il seme maschile, che non è in questo caso "disperso" all'esterno, ma (si dice) fatto "rifluire" all'interno: o attraverso tecniche che fermano l'orgasmo prima dell'eiaculazione, ovvero attraverso la successiva ingestione del seme. L'ipotesi lasciava aperti due problemi, appena accennati nel testo: uno storico e uno metodologico. Dal punto di vista storico, era ovvio che le tecniche ritrovate in ordini iniziatici occidentali dei nostri giorni fossero estremamente simili ad altre usate in Oriente, dalla Cina all'India, fino almeno dal Medioevo. Il testo citava, al proposito, la classica opera di Mircea Eliade (1907-1986) Occultismo, stregoneria e mode culturali. Saggi di religioni comparate (trad. it., Sansoni, Firenze 1982), un capitolo della quale era dedicato all'equivalenza simbolica, in correnti dello gnosticismo e del tantrismo, fra la luce e il seme maschile e a un'analisi delle tecniche di ingestione. Tuttavia, rimaneva aperto - con altri - il quesito se e in che misura fossero tuttora attivi in Asia ordini iniziatici che si sarebbero potuti utilmente paragonare a quelli studiati in Occidente.

Negli ultimi anni è emersa una nuova generazione di studiosi del tantrismo - categoria peraltro contestata da alcuni come mera etichetta creata da orientalisti occidentali per unificare in un'unica categoria fenomeni disparati e contraddittori -, i quali criticano autori come Eliade o come Sir John Woodroffe (che scriveva sotto lo pseudonimo di Arthur Avalon, 1865-1936) accusandoli di avere ricostruito il tantrismo sulla base o semplicemente di testi antichi ovvero di contatti con maestri che rappresentano una tradizione "colta" tipica delle classi (e caste) alte in India e in altri paesi, trascurando la ricca esperienza del tantrismo popolare. Un'opera in tal senso esemplare è quella del 1996 di David Gordon White, The Alchemical Body. Siddha Traditions in Medieval India (University of Chicago Press, Chicago), che - nonostante il titolo - non si limita a rintracciare le radici medievali di certe tecniche, ma ne esamina la perdurante presenza nell'India contemporanea. White fa cenno sia a un fine (l'immortalità), sia a tecniche (la ritenzione ovvero l'assimilazione del seme) assai simili a quelle praticate in ordini iniziatici occidentali, benché - per quanto riguarda, in particolare, l'assimilazione - descriva pure una tecnica in uso in India (non, invece, in Occidente) che (riprendendo un'espressione di Wendy Doniger O'Flaherty, che ne aveva accennato nel suo Women, Androgines, and Other Mythical Beasts, University of Chicago Press, Chicago 1980, p. 38) paragona alla "ricarica di una penna stilografica" e che consiste nell'imparare a "riaspirare" il seme emesso tramite lo stesso organo genitale maschile, il che richiede anni di faticoso addestramento."

L'iniziazione

E' cosa notoria, ma non a tutti, che in Magia l'atto sessuale è sacro, un vero e proprio rito che nell'antichità sumera-babilonese la sacerdotessa jerodula con il sacerdote officiava negli antichi templi celebrando e rinnovando il mistero del ternario, l'unione dell'eterno maschile con l'eterno femminile, del ciclo con la terra.
Attraverso l'unione rituale si attuava il superamento del bipolarismo esistenziale nell'ambito umano, fra uomo e donna. La jerodulia costituiva il primo grado dell'iniziazione ai Misteri, dove il sacerdote attraverso l'energia raccolta con l'atto magico sessuale, agiva da tramite per realizzare quanto a lui chiesto dai fedeli che a lui si rivolgevano.
Per Misteri si intendeva il culto iniziatico esoterico ascrivibile a una data divinità. Il significato esatto è "silenzio" e starebbe ad esprimere il segreto assoluto al quale erano tenuti gli iniziati. Vi si accedeva per gradi e a ciascuno di essi erano ascrivibili tutta una serie di simbolismi che permettevano di nascondere a chi non lo meritava il significato delle verità che non venivano spiegate mai dall'iniziatore poiché l'iniziazione si fa da soli con i mezzi messi a disposizione dal maestro. I gradi servivano ad operare una selezione tra gli adepti.
Lo jerodulia costituiva il primo grado dell'iniziazione ai Misteri Minori. La jerodula aveva una doppia funzione, da una parte adempiva alla sua funzione pubblica, la prostituzione, dall'altra partecipava alle cerimonie del culto segreto.
Il rituale di questo primo grado comportava una cerimonia di purificazione da attuare attraverso l'acqua. Il secondo grado di ogni iniziazione era un grado magico e le pratiche che vi si svolgevano erano pratiche in cui i fluidi sviluppatisi durante le cerimonie di accoppiamento rituale avevano grande importanza. L'iniziato di questo grado accedeva ai segreti dell'amplesso cerimoniale durante il quale, attraverso le correnti generate dall'amplesso rituale, si polarizzavano i fluidi occorrenti alle operazioni magiche e alle preparazioni di filtri.
Col terzo grado si accedeva al sacerdozio vero e proprio. I sacerdoti, dovevano polarizzare, attraverso le sacre unioni, le emanazioni della potenzialità.
Il primo grado dell'iniziazione si conferiva con il sacramento della jerodulia, mediante il quale il "fedele", si metteva al servizio completo del sacerdote. Questo sacramento non era obbligatorio come gli altri, ma stava a significare, per coloro che vi si accostavano, la possibilità di accedere ai più alti gradi di perfezionamento, attraverso i numerosi contatti con persone diverse, e mediante il congiungimento attuato secondo rituali particolari, di potenziare il patrimonio energetico ricaricandosi di energie generantesi dall'uso del sesso.
La forza sacra dell'impulso erotico quale forza trascendente, non soltanto in senso mitico, ma anche operativo è riconosciuta da tutte le tradizioni. Per l'Induismo il mondo è generato dall'unione di Shiva, principio maschile, con Shkti, colei che è fatta di desiderio. Shakti è nell'uomo la forza giacente assopita e ripiegata in tutti i chakra o centri di forza del nostro essere inferiore alla base della colonna vertebrale che, risvegliandosi, mediante l'ausilio di tecniche particolari conduce alla grande liberazione, al superamento dei vincoli terreni.

Bisogna però fare una importanze precisazione: al principio, il sesso, non era considerato peccato, anzi il concetto di "peccato" non esisteva, verrà più tardi, con il cristianesimo che lo condannerà, con l'unica eccezione di benedire gli amplessi nell'ambito del sacramento matrimoniale e per fini esclusivamente procreativi, (il piacere provocato dall'amore carnale era peccaminoso ed esecrabile quindi condannato duramente) fino a condurre ad una demonizzazione del piacere condannando la donna, ritenuta tentatrice e corruttrice, quale mezzo di tale perdizione che, condurrà poi nel medioevo, alla tremenda persecuzione della donna vista come strega.
Nell'antichità esisteva una vera propria scienza dell'amore: si insegnavano ai giovinetti con molta cura le pratiche per stimolare il desiderio e provocare cosi maggior piacere. Per spiegare ancora meglio il contesto sacrale nel quale veniva iniziata la gioventù nei templi antichi ai misteri del sesso, ci serviremo delle parole di Evola: "Vi era, da un lato l'usanza, che ogni ragazza giunta alla pubertà non potesse passare ad eventuali nozze prima di aver offerto la sua verginità in un contesto non di amore profano, ma di sacralità: ella doveva darsi nel recinto sacro del tempio a uno straniero che facesse un'offerta simbolica e che invocasse in lei, la dea".
Questo atto assumeva i caratteri di un rito magico operativo nel quale l'energia generata dall'unione sessuale dei due officianti, andava ad alimentare la corrente di psichismo che faceva da corpo alla presenza della dea e allo stesso tempo veniva trasmesso a colui con il quale si congiungeva, l'influenza e la virtù della dea evocata.
La perdita della verginità assumeva un carattere sacrale, e le giovinette offrivano la primizia del loro corpo alla deità. Molto spesso era un sacerdote che compiva l'operazione mediante l'officiazione di un vero e proprio rituale. Anche in questo caso la dinamica di svolgimento della cerimonia assumeva caratteristiche diverse a secondo delle tradizioni dei culti a cui si riferiva. Più tardi, all'alba della civiltà greca, nella religione di Dionisio, la perdita della verginità si praticava per mezzo di un simulacro fallico che le vergini dovevano introdurre offrendo, a questo simulacro dell'atto procreatore, le primizie della loro carne. Nella religione di Dioniso è l'intero corpo che viene prostituito al dio al contrario del culto di Venere per il quale l'offerta si limitava alle sole membrane virginali.


PRATICA ED INCANTESIMI

Contrariamente a quanto si sarà sentito o letto, per la Magia Rossa, a differenza di qualsiasi altra forma di magia, non sono necessari strumenti rituali di base, eccetto quelli espressamente richiesti per i singoli incantesimi. La motivazione è semplice: la Magia Rossa è la magia del desiderio e, in quanto tale, non ha bisogno di catalizzatori di energia. Quale flusso energetico, infatti, è più forte del desiderio amoroso, del desiderio carnale o del semplice affetto, essendo queste le forze che muovono il Mondo?
Si nasce e si muore per Amore e per Odio: quando si nasce, l’Amore tra gli elementi che ci compongono fa sì che essi si aggreghino; quando si muore, il Tempo ha logorato l’Amore che univa tali elementi, portandoli a separarsi o ad impazzire.Per questo è importante che la Magia Amorosa sia esercitata personalmente dal soggetto che intende beneficiarsi degli effetti da Essa sortiti. Diffidate dunque di presunte fattucchiere che promettono legami o scioglimenti in cambio di denaro. Per far ciò un estraneo alla situazione deve per forza aver preso a cuore chi gli si rivolge, oppure avere un ego impressionante (cosa, in verità, assai rara, anche negli incantatori più esperti e carismatici!), altrimenti non avrebbe energia necessaria per invocare la Suprema Forza della Natura chiamata Amore!
Sarà utile, ad ogni modo, iniziare gli incantesimi di Venerdì (giorno dominato da Venere, Dea dell’Amore), meglio se in Primavera (stagione della rinascita della Natura, in cui l’Amore tra gli elementi da frutti ovunque), e nelle ore del Crepuscolo o del Buio (le ore favorite dagli amanti, ore in cui, essendoci una enorme quantità di energia sprigionata dagli innumerevoli incontri amorosi, il fluido stesso dell’Essenza dell’Amore è in fermento.)
Gioverà poi compiere l’incantesimo in completa solitudine, dopo una lunga concentrazione avente per oggetto il fine ultimo al quale l’incantesimo tende.
Un suggerimento importante è predisporre con largo anticipo gli strumenti necessari all’incantesimo in modo tale da non dover affannarsi, all’ultimo momento, a recuperare il dettaglio mancante, rischiando così di rompere la concentrazione.

Usate, come illuminazione, due candele rosse senza profumazione (nuove, se si pratica l’incantesimo per la prima volta oppure ogni qualvolta pratichiate un nuovo incantesimo; sempre le stesse candele, nel caso si voglia ripetere lo stesso incantesimo sugli stessi soggetti).
Si procederà scalzi ed in ginocchio, stando attenti a non incrociare mai braccia e gambe.
Importante è rimuovere ciondoli o amuleti recanti immagini di Divinità o simboli religiosi, magici o esoterici in genere, sia dal proprio corpo che dall’ambiente circostante (incluse icone e statuine).
Bisogna infine scongiurare la Natura, con parole libere e lineari, affinché propizi l’unità degli elementi o ne favorisca la disgregazione, a seconda che si stia per tentare di far innamorare o di far cessare un amore, ancora più forte dovrà essere la preghiera se si stia tentando di dividere un amore e di crearne uno nuovo, operazione che sconsigliamo, salvo casi di emergenza, di compiere nello stesso lasso di Tempo, in quanto assai complessa e faticosa! Essa richiede una grande abilità ed una predisposizione naturale al paranormale non comune a tutti. Tali operazioni vanno compiute separatamente, a distanza di almeno trenta giorni.
Nel caso un incantesimo non abbia avuto effetto (ricordiamo che gli effetti possono arrivare anche dopo tre mesi!), lo stesso potrà essere ripetuto, ma bisogna attendere il termine dei tre mesi, o ciò che viene chiesto due volte non si avvererà nemmeno a metà.
Ultima raccomandazione è formare sempre attorno a sé il Cerchio Magico con del semplice cordone mai usato prima.

L'ANALISI DEL TANTRA

Tantra etimologicamente significa trasmissione, un qualcosa che riequilibra le energie individuali mettendole in connessione con le forze universali; da questo punto di vista il piacere,  sia fisico che psichico dell’individuo, si trasforma in un processo di autoconoscenza, fino a raggiungere  l’unione con le forze primarie del cosmo. Nel Tantra, il corpo diventa un tempio, un veicolo per raggiungere la spiritualità, trasformandosi in un’emanazione divina che conduce alla comunione con l’universo; seguendo inoltre tutti i suoi processi fisici e biologici, esso è anche uno strumento attraverso il quale operano le forze cosmiche; la relazione è abbastanza evidente se pensiamo per un attimo che la struttura umana e le manifestazioni del macrocosmo esterno sono simili e tutto quello che è nell’Universo deve esistere in una certa forma e in una certa proporzione anche nel microcosmo, cioè nel corpo umano.In questa disciplina filosofica il rapporto sessuale è fondamentale, in quanto inteso come "nutrimento" per il corpo, la sessualità  energia spirituale, stimolo vitale, una forma di meditazione che conduce l’uomo e la donna verso la conoscenza e la consapevolezza dando loro inoltre la sensazione di essere in comunione con Dio. Il piacere viene raggiunto risvegliando le energie vitali dell'individuo e non esiste uno scopo finale ben preciso ma la pura liberazione dello spirito, il potenziamento delle capacità sensoriali. Per questi scopi la sessualità è l'unico mezzo per catturare, magnificare ed interagire con i processi del Cosmo, in questa espansione della coscienza le donne, viste come esseri magnetici, lunari, polarità negativa (l’uomo è la positiva), hanno un ruolo essenziale. L’essere femminile viene trasfigurato in un simbolo vivente e in una manifestazione terrena della Madre Divina dell’Universo (Para Shakti), mentre l’uomo incarna il Principio Maschile (Shiva). La donna, che è in grado di dare la vita attraverso l’atto sacro della nascita, è Brahma, una delle tre divinità della Santa Trinità induista (le altre sono Visnu, colui che preserva, e Siva, colui che distrugge), che per questo deve essere onorata e rispettata. Ella attrae, assorbe e contiene le energie latenti del Cosmo; quando si unisce alla elettricità maschile, l’energia femminile diventa dinamica e positiva (Yang) conducendo a una reazione alchemica durante la quale i due partner si armonizzano su livelli multipli sviluppando capacità extra-sensoriali.

La coppia che pratica l’unione sessuale tantrica, come se fosse un vero rito sacrificale, utilizza le energie fisiche dell’uomo unendole a quelle della donna per raggiungere uno stato di completa armonia con l’Assoluto. Nel Tantra il godimento fisico non deve essere breve e forzato, ma continuo, spontaneo e raggiunto senza pressioni. La sessualità, e quindi il corpo, è un elemento fondamentale attraverso cui si impara ad amare se stessi, a risvegliare le proprie energie vitali per riversarle poi nell’unione con l’altro. Per questo il Tantra utilizza un complesso e al tempo stesso affascinante simbolismo per rappresentare l’anatomia umana. Ad esempio la colonna vertebrale è vista come l’albero della vita con le radici nel mondo sotterraneo e i rami tesi verso il Paradiso. Alla base dell’albero vertebrale si trova il Serpente del Potere, immagine simbolica del potere divino che si manifesta nella natura. La sessualità tantrica consiste nel risveglio del serpente e nella sua ascesa controllata dalle radici dell’albero ai rami. Questo processo porta a un’illuminazione spirituale e alla liberazione finale da tutto ciò che è materiale. Quando il serpente si trova alla base dell’albero "vertebrale" si manifesta come energia sessuale; quando comincia a salire viene denominato "Kundalini"; quando raggiunge la cima dell’albero diventa Spirito. Durante l’atto quindi il serpente non fa altro che svegliarsi e dirigersi verso la contemplazione del divino, incarnato nella donna e nell’uomo.
Un altro esempio di simbolismo tantrico è riscontrabile nella rappresentazione delle lettere dell’alfabeto sanscrito come parti del corpo umano, a dimostrazione del fatto che queste sono manifestazioni di differenti aspetti dell’Energia Essenziale. La sessualità nel Tantra è rivelazione, congiungimento con il Cosmo, possibilità per l’uomo e la donna di arrivare alla completa conoscenza di sé vivendo appassionatamente l’attimo e controllando l’intensità delle emozioni. Il Tantra è contemplazione, scoperta del piacere e della sincerità dei contatti più semplici. E' importante guardare il proprio partner, toccarlo, ascoltare la sua voce. È necessario raccogliersi in se stessi prima di incontrarlo. Si può meditare, danzare, o fare una doccia; l’importante è farlo con consapevolezza, approfittare di questo momento per ritrovarsi nella propria pienezza. Il Tantra suggerisce all’inizio di ogni incontro amoroso, un saluto rituale che serve a ricordare a se stessi che si vuole entrare in contatto con l’essenza dell’altro. La prima fase del saluto andrebbe fatta a occhi chiusi, raccogliendosi profondamente in sé. Dopo un primo momento di meditazione si aprono gli occhi per riconoscere l’essenza dell’altro e ci si inchina fino a far entrare in contatto le fronti, il terzo occhio. Tenendo gli occhi aperti e guardando il partner, ci si sente fondere con lui; staccandosi poi lentamente, sempre occhi negli occhi, si avverte il momento in cui si rientra in se stessi.
Nella sessualità tantrica è molto importante il controllo e la successiva eliminazione dell’eiaculazione durante il rapporto. Secondo i testi tradizionali tantrici infatti lo sperma contiene la coscienza mentre l’ovulo femminile l’energia creativa primordiale. Il Tantra cerca quindi di non perdere l’enorme energia sessuale contenuta nello sperma, ma al contrario di unirla alle emanazioni orgasmiche femminili in modo tale da sublimare e trascendere la realtà verso la spiritualità. La Scienza degli antichi Siddhas, insegna che il potere riproduttivo sessuale (la Forza della Vita) si può trasmutare in forme superiori di energia chiamate Ojas e Tejas, usate dalla mente. Se il cervello necessita di ossigeno e di proteine per funzionare adeguatamente, la mente necessita di grandi quantità di Ojas e Tejas. La trasformazione dell’energia in Ojas e Tejas non avviene solo negli uomini, ma anche nelle donne che praticano il Tantra, nelle quali si assiste a una modificazione dell’ovulazione e del ciclo mestruale. Quest’ultimo risulta scarso o addirittura scompare e l’ovulazione rallenta fino a fermarsi. Quando però si desidera concepire un bambino, le energie si accumulano nell’area pelvica, l’ovulazione torna normale e il ciclo mestruale riappare.
In questo senso, l’orgasmo maschile è considerato come una perdita di flussi vitali e di potenza. Sicuramente l’eiaculazione è un momento rigenerativo e rilassante, ma non è, come molte coppie credono, il punto massimo del piacere, quanto piuttosto un’esperienza egoistica che per di più causa una diminuzione d’energia; come afferma la dottrina Yoga "la perdita dello sperma è perdita di energia, mentre esporsi a stimolazioni sessuali accresce il potere". Il Tantra rivela quindi l’unità intrinseca tra il fisico e lo spirituale, conducendo a una felicità vista come totale abbandono, grazia divina, contemplazione e non come un’abilità da perfezionare continuamente praticando certe tecniche, come considerano purtroppo la maggioranza di coloro che hanno già cominciato a "esercitarsi" in questa dottrina orientale.


POSIZIONI TANTRICHE

Posizione dello Sbadiglio: è uno dei Mudra che permettono più agevolmente il controllo del respiro e, quindi, dell'orgasmo. La donna si mette a schiena a terra, le gambe sulle spalle dell'uomo. E' soprattutto il ritmo della penetrazione e del respiro a essere al centro di questa tecnica: dapprima con nove penetrazioni profonde e una più superficiale e lenta, poi passando a otto del primo tipo e due del secondo, quindi a sette e tre, e così via. L'intera fisiologia del rapporto erotico condotto in questa maniera verrà esaltata, sotto ogni aspetto.

Posizione della Farfalla: l'uomo si mette disteso con la schiena a terra, le gambe non piegate né flesse; la donna si mette sopra l'uomo, circondando, con le sue gambe, le gambe del partner; è lei che si muove e controlla il ritmo della penetrazione, aiutandosi con le mani e piegandosi, con il suo volto, verso il volto dell'uomo.

Posizione Yab Yum: uno dei Mudra tantrici fondamentali, (il nome tibetano Yab-Yum, significa "madre-padre"), consistente in una sorta di posizione Fiore di Loto incrociata: l'uomo incrocia le sue gambe sostenendo la donna, che a sua volta incrocia le gambe intorno all'uomo; i due amanti sono faccia a faccia, mani nelle mani, e il circolo della potenza shaktica è al suo massimo. Questa posizione è la più praticata, prevede in sintesi  i due partner seduti uno di fronte all’altro; l’uomo nella posizione del loto (Padmasana), la donna seduta sul suo grembo con le gambe che circondano il bacino dell’amato e le braccia intorno al collo in uno stato di abbandono estatico.  La coppia deve rimanere immobile e prolungare l’abbraccio così che lo scambio d’energia sia passivo e ricettivo piuttosto che attivo e d’attesa. Nulla viene fatto per far sorgere l’energia sessuale: si deve seguire solo il suo flusso naturale, senza forzature. La sensazione che si ha di solito è quella di una completa fusione di corpi, come se i due partner trascendessero le loro limitazioni fisiche e psichiche per raggiungere una felicità senza confini.
La Respirazione: Grande rilievo nel Tantra viene dato al controllo della respirazione: questa viene rallentata fino a un livello tale che i movimenti respiratori sono quasi impercettibili, "immobili". L’immobilità della inspirazione e della espirazione aiuta a liberarsi da tutte le inibizioni e le tensioni, presenti nei modelli mentali umani, e conduce all’arresto dell’orgasmo. Così mentre la respirazione raggiunge la quasi fissità, l’atto d’amore viene sospeso in un orgasmo senza fine. Nella preparazione all’estasi tantrica ha un ruolo predominante il massaggio che deve scorrere dalla parte interna del corpo (l’interno delle gambe, delle braccia, il busto, il viso), salire e poi ridiscendere sulle parti esterne (la nuca, il dorso, i glutei, l’esterno delle gambe e delle braccia). Un massaggio che segue questo percorso, partendo dai piedi per risalire lungo le gambe e il busto, girare dietro la nuca e ridiscendere, serve a eliminare le tensioni. Nel senso inverso, partendo dalla nuca, scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anteriore del corpo, aiuta a raccogliere e a concentrare l’energia. Il massaggio può essere costituito anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con tocco leggero, ricorrendo magari anche a un olio, meglio se d’oliva. Alla manipolazione muscolare non deve per forza seguire l’atto sessuale: è semplicemente un momento in cui ci si dona piacere, in cui chi fa il massaggio muove le mani in senso orario e "lavora" come se volesse allentare i muscoli del partner allargandoli, così come si allenta l’intreccio di una corda. Chi lo riceve invece dovrebbe sentire i propri muscoli che si espandono, come se aumentasse lo spazio occupato. Anche in questo esercizio comunque non c’è nessun risultato da ottenere, ma solo espansione della percezione, rilassamento, equilibrio.


Profumi, Colori e Bevandi inebrianti del Tantra

Profumi

La potenza dei profumi è indubbiamente legata al mistero dei sensi, alla capacità di evocazione ed eccitazione, ai ricordi che suscita; gli antichi attribuivano notevoli poteri ai profumi in genere ed agli incensi in particolare e la loro preparazione e custodia veniva considerata sacra. Nelle pratiche magiche l'uso di profumi sotto forma di essenze o fumigazioni è di notevole importanza, e ciascun aroma derivante da piante e resine ha una sua corrispondenza sia zodiacale che planetaria;

queste corrispondenze, per analogia, interessano anche parti del nostro corpo e centri energetici ben definiti, i quali determinano particolari vibrazioni favorendo il risveglio ed il potenziamento. Nella pratica Tantrica Sessuale, l'uso dei profumi è di notevole importanza; è buona norma per prepararsi all'amplesso, quella di massaggiarsi a vicenda con creme profumate e con movimenti circolari sul plesso solare,  sulle palme delle mani, lungo la colonna vertebrale con movimenti che vanno dall'alto verso il basso, arrivando in prossimità del coccige e risalendo verso l'alto. La tecnica prevede che i due pollici accompagnino delicatamente l'andamento della colonna vertebrale andando in parallelo; si risale tutta la colonna fino alla base del collo dalla quale poi si discende delicatamente verso il basso, ripetendo poi il movimento precedente. Il fatto di massaggiarsi a vicenda aumenta l'eccitazione, ma soprattutto permette ad entrambi di prendere possesso l'uno del corpo dell'altro, di percepirne le vibrazioni dell'eccitazione ed ogni inespressa emozione. Diamo per finire una semplice ricetta per la preparazione di un olio profumato generico che favorirà l'eccitazione, gli estratti potranno essere facilmente reperiti in erboristeria e verranno allungati nelle proporzioni descritte in alcool puro:
Un quarto di alcool puro (quello usato per i liquori) - 10 gocce di essenza di muschio - 5 gocce di essenza di rosa - 3 gocce di essenza di vaniglia - 4 gocce di essenza di verbena.

Colori
Sarebbe preferibile, per quanto riguarda l'illuminazione della camera che ospiterà l'amplesso, prestare una particolare attenzione ai colori. Il colore è una proprietà della luce composta sia da frequenze che da lunghezze, per meglio capirci diciamo ad esempio che il colore rosso possiede una lunghezza d'onda più corta ed una vibrazione più lenta, mentre il viola ha una lunghezza d'onda più corta ma una vibrazione più rapida; tutto ciò è fondamentale in quanto i colori a seconda della loro lunghezza d'onda e della loro vibrazione possono assumere valenze positive o negative, risultando più o meno idonei alle operazioni magiche. In base a quanto esposto, il colore rosso risulta quello più consigliato per una stanza che dovrà ospitare una operazione di Magia Sessuale, colore associato al primo Chakra che influenza positivamente la sessualità, la volontà e la forza vitale. E' ovvio che non potendo tutti disporre di una stanza con questa particolarità, anche un gioco di luci relativo a questo colore andrà benissimo; è consigliabile anche l'uso di un buon incenso bianco naturale.


Bevandi Inebrianti
I Tantristi usano spesso bevande eccitanti al fine di aiutare il rilassamento e di entrare in un particolare stato di euforia; questa usanza è soprattutto retaggio del Tantra della Mano Sinistra, e proprio da questa disciplina traiamo le tecniche e le notizie riguardanti le bevande inebrianti, riportandole a scopo divulgativo. L'uso delle bevande come stimolanti dell'eccitamento o, comunque, di stati particolari di coscienza, era già conosciuto nel mondo antico, tra tutte ricordiamo il Soma, una bevanda inebriante ricavata dall'asclepia acida, detta anche bevanda dell'immortalità, cioè "Amrta", termine affine al greco Ambrosia. Nel Tantrismo, il vino ( ci riferiamo a quello indiano, che non viene prodotto con l'uva) viene chiamato "Acqua di Sapienza" (Jnanamrta), oppure "Acqua Causale" (Karanavari);  il rituale che riguardo questo tipo di bevande è fondamentale per il risveglio di Kundalini, tale rituale prende il nome di Pancatattva che significa I Cinque Elementi.
I Cinque Elementi sono nell'ordine: la Donna (Maithuna) -  l'Etere, il Vino oppure in alternativa un'altra bevanda inebriante (Madya) - l'Aria (Mamsa) - il Fuoco (Matsya) - l'Acqua (Mudra). Per il fatto che la lettera M appare in tutti gli Elementi, questo rituale prende anche il nome delle Cinque M (Pancamakara).


RITUALI ANTICHI DI MAGIA ROSSA

Gli Antichi erano soliti invocare, a scopo propiziatorio, diverse Divinità, a seconda, ovviamente, dell’area geografica, legate al culto della Terra – Madre, della Fertilità, dell’unione matrimoniale. A mero scopo illustrativo, indichiamo di seguito le caratteristiche ritualità legate a tali popoli, prima di passare alla parte pratica della presente esposizione.
Per questo è importante che la Magia Amorosa sia esercitata personalmente dal soggetto che intende beneficiarsi degli effetti da Essa sortiti. Diffidate dunque di presunte fattucchiere che promettono legami o scioglimenti in cambio di denaro. Per far ciò un estraneo alla situazione deve per forza aver preso a cuore chi gli si rivolge, oppure avere un ego impressionante (cosa, in verità, assai rara, anche negli incantatori più esperti e carismatici!), altrimenti non avrebbe energia necessaria per invocare la Suprema Forza della Natura chiamata Amore!
Sarà utile, ad ogni modo, iniziare gli incantesimi di Venerdì (giorno dominato da Venere, Dea dell’Amore), meglio se in Primavera (stagione della rinascita della Natura, in cui l’Amore tra gli elementi da frutti ovunque), e nelle ore del Crepuscolo o del Buio (le ore favorite dagli amanti, ore in cui, essendoci una enorme quantità di energia sprigionata dagli innumerevoli incontri amorosi, il fluido stesso dell’Essenza dell’Amore è in fermento.)
Gioverà poi compiere l’incantesimo in completa solitudine, dopo una lunga concentrazione avente per oggetto il fine ultimo al quale l’incantesimo tende.
Un suggerimento importante è predisporre con largo anticipo gli strumenti necessari all’incantesimo in modo tale da non dover affannarsi, all’ultimo momento, a recuperare il dettaglio mancante, rischiando così di rompere la concentrazione.
Usate, come illuminazione, due candele rosse senza profumazione (nuove, se si pratica l’incantesimo per la prima volta oppure ogni qualvolta pratichiate un nuovo incantesimo; sempre le stesse candele, nel caso si voglia ripetere lo stesso incantesimo sugli stessi soggetti).
Si procederà scalzi ed in ginocchio, stando attenti a non incrociare mai braccia e gambe.
Importante è rimuovere ciondoli o amuleti recanti immagini di Divinità o simboli religiosi, magici o esoterici in genere, sia dal proprio corpo che dall’ambiente circostante (incluse icone e statuine).
Bisogna infine scongiurare la Natura, con parole libere e lineari, affinché propizi l’unità degli elementi o ne favorisca la disgregazione, a seconda che si stia per tentare di far innamorare o di far cessare un amore, ancora più forte dovrà essere la preghiera se si stia tentando di dividere un amore e di crearne uno nuovo, operazione che sconsigliamo, salvo casi di emergenza, di compiere nello stesso lasso di Tempo, in quanto assai complessa e faticosa! Essa richiede una grande abilità ed una predisposizione naturale al paranormale non comune a tutti. Tali operazioni vanno compiute separatamente, a distanza di almeno trenta giorni.
Nel caso un incantesimo non abbia avuto effetto (ricordiamo che gli effetti possono arrivare anche dopo tre mesi!), lo stesso potrà essere ripetuto, ma bisogna attendere il termine dei tre mesi, o ciò che viene chiesto due volte non si avvererà nemmeno a metà.
Ultima raccomandazione è formare sempre attorno a sé il Cerchio Magico con del semplice cordone mai usato prima.

PREGHIERA A MAAT

Antica preghiera alla Dea che viene spesso usata in riti di guarigione, o in generale per ritrovare serenità ed equilibrio.

Salve a Te.
Tu sei provvisto di Maat,
Oh Creatore di tutto ciò che esiste autore di tutto ciò che è.
Tu scaturisci con Maat Tu vivi con Maat
Tu unisci le tue membra con Maat
Tu fai riposare Maat nel tuo corpo affinchè essa prenda posto nella tua fronte
Tu ti rallegri alla vista di Maat
il tuo occhio destro è Maat il tuo occhio sinistro è Maat
la tua carne e ciascuna delle tue membra sono Maat
il tuo cibo è Maat e la tua bevanda è Maat
Maat si unisce al disco solare
con le sue mani poste sulla sua bellezza davanti alla tua faccia
Tu esisti perchè Maat esiste a sua volta, ti aiuta, ti consiglia,
con le sue mani ti allevia i dolori, ti guarisce
Maat penetra nella tua testa e si manifesta davanti a Te per tutta l'eternità.
Maat dura in eterno poiché è l'Unica e la possiedi per tutta l'Eternità.


incantesimo dell'amore della pervica

Prendere foglie secche di PERVICA (pianta di Mercurio), di PINO MARINO, CINQUEFOGLIE, VERBENA, e PETALI DI ROSE. Le foglie devono essere tutte dispari , da 5 a 7 per qualità. Pestarle bene in modo da ridurle in polvere, nel mentre ripetere in continuazione la seguente formula:

“Con questo atto io ti attiro [NOME] in un vincolo di desiderio e di amore.”

Prendere poi due pizzichi della polvere ed impastarli con qualche goccia d’acqua, sempre distillata, fare un triplice segno di croce che serve come benedizione e buon augurio per la riuscita e finire con le parole:

“Così sia.”

Dopo dodici ore filtrare e mescolare il filtro amoroso nel cibo o in qualche bevanda; nel fare ciò pensare intensamente alla DEA HABONDIA che presiede alle operazioni magiche amorose.


per consolidare un legame d'amore e renderlo più profondo

Bruciare in un piccolo braciere del ROSMARINO; alle sue fiamme si avvicineranno i due anelli di fidanzamento o di matrimonio, aggiungendo alla brace ottenuta qualche grano di INCENSO e di BENZOINO


Un bagno frizzante per accendere i sensi

L'infuso perfetto deve essere preparato il giorno precedente. In una pentola capace contenente due litri di ACQUA bollente si metteranno 25 g. di NOCE MOSCATA, una manciata di SALVIA, una di ROSMARINO, una di ORIGANO, una di MENTA, una di VERBENA ed una di foglie di PERVICA.
Dopo l'infusione delle erbe per almeno quindici ore si aggiungeranno 50 g. di TINTURA DI GINEPRO, 30 g. di TINTURA DI EUGENIA e 20 g. di TINTURA DI GINSENG.
Alla sera, dopo aver filtrato il preparato, versare l'infuso nell'acqua della vasca da bagno ed immergersi per almeno 15 minuti senza usare sapone o sali profumati.
Durante l'immersione è necessario rilassarsi completamente e pensare intensamente al prossimo incontro d'amore. L'energia e le vibrazioni che sprigioneranno dal corpo affascineranno anche l'uomo più freddo e controllato.

Per stimolare il desiderio sessuale

Prima di un incontro d'amore per stimolare direttamente il desiderio si potrà effettuare un lavanda per i genitali esterni.
Si faranno bollire per cinque minuti in un litro d'ACQUA: 20 g. di SALVIA, 20 g. di MALVIA, 20 g. di TIMO, 20 g. di SANTOREGGIA.
Si filtrerà l'infuso e lo si userà tiepido per effettuare lavande ai genitali esterni per tre giorni consecutivi e l'ultima di esse dovrà essere eseguita due ore prima dell'incontro sessuale.

Pomata afrodisiaca

Per potenziare la propria potenza erotica un uomo potrà preparare una pomata con la quale frizionare l'organo maschile dieci minuti prima dell'incontro sessuale. Questo unguento stimolante deve essere usato con parsimonia e non utilizzato costantemente. A 100 g. di OLIO aggiungere 0,30 g. di essenza di CAJEPUT, 0,70 g. di essenza di MAGGIORANA, 30 G. di essenza di NAIAOULI, 10 g. di essenza di TREMENTINA, 10 gocce di tintura madre di VERBENA. Prima dell'uso immergere in una piccola porzione di unguento tre peli pubici e tre delle ascelle della donna con cui si farà l'amore. Attenzione: Se si dovesse cambiare partner non si dovrà più usare l'unguento precedente ma lo si rinnoverà.

Ottenere fascino magnetico

Bisogna bruciare in un piccolo braciere: 100 g. di OLIBANO, 50 g. di LEGNO DI SANDALO, 40 g. di MIRRA, 50 g. di CINNAMOMO, 40 g. di radice di IRIS, 30 g. di SALNITRO.
Il fumo ottenuto dalle braci si spanderà nella camera, dove si deve soggiornare sino al completo esaurirsi del fuoco.

Filtro d'amore

(antichissimo; preparato dai Druidi; usato nel medioevo da dame e principesse)

Pestare, in numero dispari da 5 a 7, fino a ridurli in polvere: semi e fiori secchi di ENULA, foglie secche di VERBENA, bacche di VISCHIO; mescolare a cibi, bevande, tabacco da pipa o da sigarette

Per farsi amare da una ragazza

Prendete cinque capelli vostri e tre suoi, con questi legate qualche fiore e poi li buttate nel fuoco, dicendo :
"Ure Sancti Spiritus penes nostros et cor nostrum Domine"

Per fare innamorare

Occorrente:

- aqua piovana
-1 rosa rossa
-1 candela rossa
-1 cordone
-1 penna dall'inchiostr rosso
-1 foglio bianco

procedimento

aprire il cerchio magico con l'ausilio del cordone, entrarvi, ed accendere 1 candela rossa dinnanzi a voi.scrivere poi il nome (se possibile anche il cognome dell'uomo/donna da dover ammaliare.porgere davanti a voi la vaschetta con l'acqua piovana, prendere la rosa e lentamente strapparne uno ad uno i petali gettandoli nella vaschetta dell'acqua.con grande attenzione bruciare al fuoco della candela il foglietto con il nome di colui/colei da dover ammaliare, e contemporaneamente recitare il seguente incantesimo:

"che dalle ceneri del mio cuore,
sorga realmente un grande amore.
spiriti guida aiutatemi voi,
vi prego e vi scongiuro aiutatemi voi!"

prendere la cenere del foglietto e gettarla nella vaschetta d'acqua, è vivamente consigliato di praticare all'aperto questo sortilegio per evitare possibili incendi! comunque in fine dovrete seppellire il miscuglio al sicuro e baciare il cordone con il quale avete formato il cerchio magico.

   


Per favorire alcune correnti di simpatia nei propri confronti

Alcuni giorni prima della Luna piena si coglie una foglia di LINGUA DI CANE o GINOGLOSSA, un rametto di VERBENA, un fiore di NARCISO, ed una ROSA. Queste erbe e questi fiori non vegetano tutti nello stesso tempo, perciò andranno colte in momenti diversi, ma comunque sempre prima del plenilunio.
Di volta in volta si pongano in un fazzoletto color rosa, verde chiaro o azzurro e si tengano in casa in un luogo asciutto. Quando le avrete raccolte tutte, si dovrà attendere il giorno dopo il primo plenilunio e, per tutta la durata della luna calante e fino al giorno precedente la luna nuova, si esegue la magnetizzazione che consiste nell'imporre le mani sulle erbe tutte le sere per tre minuti, proiettando pensieri d'amore e simpatia.
Terminata la magnetizzazione si annoda minuziosamente il fazzoletto e lo si porta in tasca o nella borsa.
Queste erbe funzionano come un talismano e, grazie alle loro emanazioni astrali, creano una corrente di simpatia e di fiducia da parte di tutta le persone con cui si entra in contatto.

incantesimo per ottenere le attenzioni della donna che si desidera

La donna non deve essere sposata o legata già ad un'altra persona, poiché il distruggere un amore tramite le arti magiche non può che portare ad una ritorsione a lungo o breve termine nella coppia! Potrebbe anche portare alla morte dell'oggetto amato. Bisogna vedere il più possibile la donna in modo da trasmetterle l'influsso amoroso. Procurarsi di volta in volta (una volta appassiti) dei mazzetti di Lillà, Garofani rossi, Rosa Thea e conservarli con cura in un vaso. Su di un biglietto si scrive il nome dell'amata e a voce alta si formula il desiderio di essere amati da lei. Si piega il bigliettino in quattro e lo si pone sul tavolo a fianco del vaso. Ogni giorno ci si dispone in raccoglimento davanti al vaso tenendo il biglietto in mano e cercando di visualizzare chiaramente l'immagine della donna e pensando intensamente a cosa si desidera ricevere da lei! Prima di svolgere questa operazione cospargersi, in modestissima quantità, le palme delle mani, il petto e sotto le ascelle con essenza di Verbena. Quando ci si troverà in sua presenza bisogna fare in modo di darle da mano destra e poi sfiorarle la spalla destra ripetendo mentalmente: "Io ti amo molto; amami come io ti amo...vicino a me sarai felice". Tutte queste operazioni vanno svolte in nella fase crescente della luna.

MAGIA SESSUALE E SEME MASCHILE

 L'alchimia si basa anche sulla ingestione del seme maschile e del mestruo femminile. Nell'antichità si parlava di via ad un vaso, se l'alchimista agiva in solitario, e di alchimia a due vasi se l'alchimia era praticata in coppia. Gli alchimisti mescolavano il rosso e il bianco, e facevano la ROSA-CROCE. Ma la pratica richiede la conoscenza del CICLO 40, onnipresente nel testo biblico. E qui, mi spiace, non posso e non devo aggiungere di più.L'Alchimia orientale, soprattutto quella del Tantra, e del Tao, era molto maschilista. La donna espletava la funzione di creare un MAG nei confronti dell'uomo, il quale poi, giungendo all'orgasmo, riteneva l'effusione del seme, spingendo facendo pressione sul perineo. Successivamente, con una pratica segreta di respirazione, faceva rifluire l'energia seminale lungo il pilastro dorsale. La donna aiutava l'uomo, ma il suo compito cessava lì, il che implica che l'illuminazione fosse un traguardo riservato solo agli iniziati maschi. L'alchimia occidentale invece prevede lo scambio tra i partner, come suggerirebbe, fra le altre cose, il Cantico dei Cantici di Salomone, 
Rimane il fatto che nel trattato gnostico PISTIS SOPHIA v'è un passo ben strano in cui si descrive un dialogo tra un discepolo e il Cristo. Il discepolo dice:


"MAESTRO, SAPPIAMO CHE SULLA TERRA VI SONO ALCUNI CHE MESCOLANO IL SEME MASCHILE E IL MESTRUO FEMMINILE E POI LO INGERISCONO. COSA DICI AL RIGUARDO?"
 ed ottenne in risposta:
"A QUELLI CHE FANNO CIO' NON SARA' PERDONATO NE' IN CIELO NE' IN TERRA"